lunedì 2 giugno 2014

Sarzana: impressioni a caldo - Chitarre di Liuteria d'insieme

Appena tornato dalla mia prima visita all’Acoustic Guitar Meeting, ho ancora ben vivo nella memoria un caleidoscopio di impressioni: immagini di chitarre, suoni, profumi di legni, sensazioni tattili relative a corde e manici diversi … ma andiamo con ordine.
Complessivamente l’AGM è risultato più che soddisfacente rispetto alle aspettative che avevo: il numero di espositori e la varietà di proposte, la gentilezza e la disponibilità di tutte le persone agli stand, la possibilità di provare ogni strumento esposto, la quantità di spazi dove si poteva ascoltare musicisti professionisti. Unica pecca riscontrata (peraltro comune a molte fiere del settore musicale) è la mancanza di salette insonorizzate dove provare gli strumenti e la concentrazione piuttosto alta di espositori per ogni spazio della mostra. Questo limite diventa evidente soprattutto nel pomeriggio quando il numero di visitatori cresce notevolmente e di conseguenza anche il rumore di fondo in ogni ambiente. Per esempio nel locale riservato a Martin era esposto ogni ben di Dio, disponibile per la prova, ma il numero di visitatori che provavano contemporaneamente gli strumenti era così alto che nella cacofonia generale non si distingueva più nulla.
Mi è rimasto il rimpianto di essere riuscito, nell’arco della giornata, a visitare solo una parte degli stand più interessanti. Inoltre ho commesso l’errore di non appuntarmi le caratteristiche di tutte le chitarre provate, per cui non sono sicuro che le indicazioni che riporterò siano precise al 100%.
Con lo Zoom Q3 ho cercato di documentare le prove che i fingercookers hanno fatto su diverse chitarre, nonostante i notevoli limiti ambientali dovuti al sovraffollamento delle stanze della fortezza Firmafede.
Incomincio a postare i video di due chitarre di Liuteria d’insieme che mi sono piaciute assai, sia per la qualità complessiva che per la presenza di un soundport di dimensioni generose, molto efficace: un dread in abete italiano e cocobolo, e una OM con cutaway e armrest, sempre con gli stessi legni.

17 commenti:

  1. Ecco il primo post "tecnico" , bravo Beppe a cogliere le prove di Andrea che con il suo tocco gentile e preciso ha evidenziato senza strafare le peculiarità delle due chitarre . La dread ha messo in evidenza i suoi bassi ficcanti che il Q3 non ha faticato a catturare , anche se non erano i microfoni di sound pure , il suono esce fluido tenendo conto anche che non c'era il silenzio necessario per una prova accurata. La OM , anche se forse la posizione dello zoom è leggermente diversa , esce più definita , meno effetti speciali ma un equilibrio interessante su tutte le armoniche . comunque belle chitarre davvero.

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  2. Belle chitarre, bel post tecnico. Ottimo Stefano a cogliere in due parole non solo il tocco ma anche la personalita' di Andrea: gentile e preciso. E questo mi conferma che i cookers aggiuntisi quest'anno (Beppe, Roberto e appunto Andrea) sono di notevole statura tecnica e umana. Sono stato bene in vostra compagnia. Grazie

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    1. Grazie Dario, è stato sicuramente un gran bel momento !

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  3. Le chitarre della liuteria d'insieme, quest'anno, non le ho provate, ma ho un bel ricordo della prova fatta l'anno scorso, tra le due che hai provato, quella che preferisco è la Dread, ma questo (come sai), è una mia "devianza", per me acustica = Dreadgnought, ovviamente le chitarre mi piacciono tutte ed in tutte le salse, ma se mi metti davanti due modelli e tra i due una è una Dread, il mio orecchio opta per quella :-)

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    1. Io sono rimasto positivamente impressionato dall'efficienza sonora del soundport, veramente la differenza per chi suona è notevole (mi sembra invece che Andrea abbia trovato un po' scioccante la differenza di panorama sonoro che si prova).
      In realtà sulla Dread il suono dei bassi riportato dal soundport era un po' sbilanciato, eccessivo, mentre riascoltando ora la registrazione ripresa da davanti, l'insieme è più equilibrato.
      La OM aveva una definizione incredibile, come sottolinea anche il liutaio con cui sto chiacchierando mentre Andrea suona. Mi è piaciuta veramente molto, ed aveva anche un prezzo contenuto, tenendo conto anche delle finiture (Bevel armrest, cutaway)

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    2. è proprio così, beppe. il sound port non fa per me. mi dà una percezione atipica dello strumento che sto suonando, soprattutto per la dread: mi pareva di sentire solo il basso profondo della VI corda. la OM aveva una risposta più equilibrata e una bella separazione tra le note, però restava lo spaesamento: quello che sentivo fuoriuscire dal soundport suonandola era comunque diverso da quello che sentivo stando davanti alla buca mentre la suonava beppe. eppoi la visione delle interiora della chitarra mi distraeva!

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  4. Ecco, così vi voglio! Bell'articolo tecnico. Man mano che li pubblicate li elenco tutti nella pagina "Raduni Fingercooking" dove ci sono anche quelli dell'anno scorso.

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  5. Come al solito, il mio post da ing: misurato, tecnico, ... freddo e noioso.
    Mi sono accorto, rileggendolo, che ho parlato solo di chitarre, nulla riguardo al piacere e all'emozione di condividere questa esperienza con le belle persone che ho ritrovato dal vivo, dopo averle a lungo frequentate "virtualmente".
    Ragazzi è stata una gran bella giornata!

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    1. Caro ing. mi spiace di non averla incrociata a sarzana, ma non mancheremo alla prossima!
      Ciao Beppe :D

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    2. Allora ce l'hai poi fatta! Bene, sono contento per te, immagino che tuo padre stia meglio.
      Peccato non esserci neanche incrociati.

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    3. Si, sono arrivato domenica alle 11, ho abbracciato i cookers presenti e siamo stati insieme un paio d'ore, qualcosina di più con andrea e roby.

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  6. Ciao Beppe !! Due belle chitarre e il video rende loro giustizia.. gran suono e tocco raffinato !!
    ;-)

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  7. Andrea è una bellissima persona, ironia napoletana innestata sul genere normanno (occhi chiari, rossiccio di capelli, alto e sottile). Sentirlo suonare è un piacere: misurato, discreto ma nello stesso tempo, competente, critico, informato. Sono proprio contento di averlo incontrato....

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    1. tu sei troppo buono, max! (capelli, io? ;)
      al netto delle chitarre, che poi son pezzi di legno, il meglio dell'esperienza di sarzana è aver passato del tempo in mezzo a persone belle, tutte, come non capita di frequente. anche solo questo dovrebbe bastare a farci desiderare un nuovo raduno fingercooking ben prima del prossimo AGM.

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  10. Condivido totalmente ........ è stato un vero piacere anche per me :-)

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