lunedì 1 giugno 2015

AGM 2015. Bello si, però...

Stefano mi ha in parte anticipato col suo post. Ovviamente ci siamo scambiati impressioni in loco, ma credo sia il caso di condividerle qui, anche e soprattutto per chi non c'era.
Per quanto riguarda il mondo della chitarra acustica, AGM è ormai da anni un evento di portata mondiale. Ne è conferma la partecipazione immancabile dei più importanti mastri liutai e dei maggiori produttori internazionali, nonché il successo decretato dalla grande partecipazione di pubblico. Dunque tanto di cappello a chi ha inventato e fatto crescere questo evento giunto alla diciottesima edizione. Tutto bene allora? Si, se si vuole ripetere una esperienza rassicurante anno dopo anno e ritrovare ogni cosa al suo posto. No, se si desidera qualche novità e soprattutto la soluzione di alcuni problemi ormai cronici che ti lasciano sempre un po' di amaro in bocca e che alla lunga potrebbero portare tanti appassionati a saltare questo appuntamento unico. Primo tra tutti la frequente impossibilità di provare gli strumenti in condizioni accettabili, cosa che ci ha fatto passare la voglia di girare video che avrebbero documentato più che altro la nostra presenza.

Uno dei maggiori motivi di successo di questa manifestazione è la possibilità, assai rara, di vedere, toccare e provare tanti strumenti di altissima qualità - che spesso si possono avvicinare solo virtualmente in internet - radunati in un unico e bellissimo spazio espositivo. Il paese di Bengodi per un chitarrista, abbiamo detto tante volte. Ma raggiunti gli stand dei nostri sogni ci si trova poi regolarmente a combattere con un caos sonoro che non permette di valutare bene gli strumenti. A poco valgono le strategie per differire i momenti di visita ed evitare la ressa come nelle famose partenze intelligenti d'agosto. Ovunque e in qualsiasi momento c'è qualcuno e più di uno che suona a pochi metri o pochi centimetri da te. Bellissimo, ma anche se ti accodi in una jam, poi rimane il desiderio di poter ascoltare attentamente solo la chitarra che stai provando almeno per qualche minuto.


Fatte le debite differenze, la situazione non è poi così diversa da tante altre fiere generaliste della chitarra con ampli a manetta ovunque. Certo, tanti decibel in meno, tutto più mirato e accurato e in una splendida cornice, ma la sensazione di caos con relativa frustrazione c'è.
Gli spazi sono quelli e non si possono modificare, ma una distribuzione più attenta degli espositori potrebbe fare la differenza, a partire da una dislocazione dei marchi più rinomati in zone più distanti tra loro e meno frequentate perché assegnate a espositori meno noti, che potrebbero anche avvantaggiarsi di un maggior afflusso di visitatori (ci sono alcune zone spesso deserte!).
Inoltre gli espositori che non vendono strumenti, ma legni, attrezzature, libri e altri articoli di corredo, potrebbero fare da cuscinetto "fonoassorbente" tra gli stand in cui si prevede maggior affluenza.
La mostra perderebbe la sua fisionomia ordinata con zone a tema, ma acquisterebbe forse in tranquillità e chi si chiama Martin, Collings o Lowden non deve certo temere di non avere visitatori perché c'è una rampa di scale da fare in più.
Stesso discorso per chi espone sistemi di amplificazione, che andrebbe allontanato da espositori che propongono strumenti prettamente acustici, magari raffinatissimi e impossibili da ascoltare nelle giuste condizioni.

Insomma, forse è giunto il momento di ripensare l'AGM e di riqualificarlo dal punto di vista organizzativo. Credo che ne saremmo tutti ancora più felici e soddisfatti.




19 commenti:

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    1. Che dire , le tue riflessioni sono le mie , e forse , azzardo , lo stesso pensano tutti i cookers dell'allegra brigata sarzana 2015. Perchè sembra un ossimoro stare in mezzo a ciò che più desideri , e non poterne godere nonostante tutto indichi il contrario : chitarre a portata di mano , disponibilità , chicche vere e proprie , novità. Per cui , a questo punto , sono giunto ad una conclusione : il prossimo anno AGM lo organizziamo noi ! :DDDDDDDDDDDDDDD

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    2. basterebbe poter esporre le guitars di Vincenzo e avremmo già fatto tombola...

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  2. Hai approfondito il concetto al quale anche io l'anno scorso ero arrivato, a dire il vero, io avrei sfruttato di piu` anche gli spazi aperti, specie, se le previsioni meteo erano favorevoli, comunque l'AGM e` una manifestazione che rimane sempre un grande evento per tutti coloro che amano le sei corde con il buco, e poi e` sempre un ottimo pretesto per stare insieme a chi come te ama la chitarra acustica, ed ultimo ma no. Ultimo, e` un posto dove c'e` la possibilita` di incontrare gente come Franco Morone, Pelosi, Nosei, Diane Ponzio eccetera, che non e` certo cosa di tutti i giorni, per quanto riguarda una logistica migliore, mi trovi perfettamente daccordo con le tue riflessioni,chissa` magari qualche organizzatore, leggera` il nostro blog, e l'anno prossimo troveremo un ambiente migliorato, mai dire mai ;-))))))

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  3. Trovo che la tua presentazione sia troppo pessimistica (praticamente una stroncatura della manifestazione). I difetti che hai elencato tu li abbiamo rilevati tutti quanti noi e si potrebbe ottenere dei miglioramenti anche solo coi semplici accorgimenti organizzativi che hai elencato.
    Però io trovo che non in ogni punto espositivo la situazione fosse così negativa, in alcune zone si riusciva a provare in modo soddisfacente gli strumenti.
    Poi c'è tutto quello che gira intorno alla fiera: i concerti, la concentrazione di Artisti, la possibilità di fare la conoscenza e scambiare amabilmente chiacchere e impressioni con chitarristi famosi. E dove ti capita di trovare Walter Lupi, Giovanni Palombo, Massimo Varini, Daniele Bazzani, Paolo Annessi, Paolo Pilo e altri ancora, che provano gli strumenti esposti e magari ti chiedono anche il tuo parere su come sia il suono dal lato ascoltatore?

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    1. Giusto, questo e` proprio l'aspetto migliore di tutta la manifestazione AGM, io l'anno scorso, dopo aver parlato e stretto la mano a Francone nostro , mi sono sentito un signore, e questo non ha davvero prezzo, per non parlare poi della cordialita` di Diane Ponzio.... :-)))

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    2. Non volevo assolutamente fare una stroncatura, almeno non era mia intenzione, mi spiace se si legge così. Ho provato a suggerire alcuni cambiamenti che vedrei per migliorare un aspetto della manifestazione che in tanti abbiamo avvertito come un limite forte. Se ci mettiamo ad elencare i pregi di AGM la lista è sicuramente più lunga di quella dei difetti. Non ci piove!

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    3. ...aggiungo un "ancora" nella chiusa (a volte, una parola...)

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  4. Sicuramente è tutto vero e le osservazioni più che pertinenti, però per me che non sono mai riuscito a passare dal Sarzana Meeting, anche il frastuono sarebbe musica da ascoltare..
    ;-))

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  5. Io sono d'accordo con Beppe, secondo me (ad eccezione forse dell'ultimo salone in alto) le condizioni per provare gli strumenti in modo ottimale ci sarebbero, forse ad alcuni brand (non certo i piccoli liutai) va anche bene così (vedi Martin). Ti mandiamo come inviato a SHG, così riduci le aspettative, eheh.

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    1. SHG già stato, una volta sola, sufficiente!
      AGM è imperdibile (soprattutto coi cookers!), ma certe cosette, tra l'altro sempre uguali da anni, secondo me potrebbero rivederle. Gli stand di alcuni marchi di grido ammassati all'ultimo piano in scompartimenti "da treno" non erano certo accoglienti, per non parlare della solita sala Martin, quasi inutile. Poi ci si adatta, ma secondo me è un peccato.

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    2. Non volevo assolutamente fare polemica, Mirco. I difetti che hai elencato li abbiamo notati tutti quanti noi, e le tue proposte di miglioramento mi sembrano intelligenti e facilmente applicabili. Aggiungerei anche la possibilità di svincolare la sala Martin dall'uso come palco per concerti, aumentando così le ore di disponibilità per provare gli strumenti e migliorando l'accessibillità togliendo almeno un 50% delle sedie (anche per ridurre i rischi di danni agli strumenti).
      Direi che come caporedattore di Fingercooking, potresti far presente queste proposte di miglioramento all'organizzazione dell'A.G:M. ;-)

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    3. certo, l'ho capito! :)
      A mandare un suggerimento potrei anche provarci (e si sa mai che non ci leggano già...)

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  6. Se vi sono dei difetti, forse "è colpa" della struttura ove si svolge questa manifestazione. Il centro di Sarzana e quella sua aria vacanziera è bellissimo. La fortezza Firmafede è stupenda, piena di fascino e suggestione, ma ha spazi non proprio uniformi. Se il primo corridoio del percorso è decente (lì dove si è jammato con Ragghianti) come pure quello dove abbiamo trovato le Chatelier, altre posizioni proprio non vanno.
    Comunque finora rimane l'unica occasione per incontrare i cookers che animano questo piccolo, atipico blog.
    O abbiamo alternative?

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    1. Più che alternative direi che possiamo avere altre occasioni oltre Sarzana, che rimane imperdibile, a partire da Parma che offre opportunità anche musicali da tenere in seria considerazione. Ma anche Roma sarebbe bellissimo... il pretesto si trova sempre (fosse pure una coda alla vaccinara! :D)

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    2. di pretesti se ne possono trovare a bizzeffe , quello che manca è la location adatta , e alcuni agganci ad hoc, ma mi sembra che ci stiamo lavorando.... Per la coda alla vaccinara o una bella amatriciana , nessun problema , daltronde siamo cookers oltre che finger :-)

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  7. Dovrebbero far gestire la fiera al nostro Mirco!!!

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    1. grazie per la fiducia (o la eventuale presa per il cubo :D), ma loro lo sanno fare benissimo! Ho solo buttato lì qualche suggerimento :)

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    2. No no, che presa per il cubo, il discorso non fa na piega!

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