martedì 2 giugno 2015

Sarzana A.G.M. 2015 - Liuteria Chatelier Freres

Uno degli stand dove ci siamo trattenuti più a lungo è stato quello dei liutai Chatelier, due fratelli di Nizza che producono chitarre esteticamente molto raffinate e con una dinamica ed una resa sonora prorompente.
Siamo rimasti incantati dalla stupenda voce, una cascata di armoniche, di questa chitarra con top in abete Engelmann, fasce e fondo in ovangkol, che riterrei la regina dell'esposizione A.G. M. 2015 anche per il notevole rapporto qualità/prezzo.




Poi siamo passati ad un'altra bella chitarra, forse con una voce meno prorompente e strabordante di armoniche, ma più equilibrata e orientata maggiormente per un uso in flatpicking, con top in abete tedesco (german spruce) e fasce e fondo in palissandro (east indian rosewood o sonokeling).



Infine, visto che mancava Mimmo,  il collaudatore N°1 di fingercooking, abbiamo approfittato della presenza allo stand di Walter Lupi per ascoltare una intrigante chitarra a scala ultra lunga, in pratica una baritona, ma con corde di scalatura normale (12/53).




Un unico peccato veniale, giusto per sottolineare che la perfezione è concessa solo agli esseri divini: la chitarra in Ovangkol frustava parecchio sulla quarta e la seconda corda, a causa di una action all'origine già molto bassa e dell'umidità elevatissima di Sarzana. Mi stupisce che i due liutai non siano ricorsi ai ripari per contrastare questo effetto un po' fastidioso ... ma forse non volevano modificare una impostazione che ritenevano perfetta per altre condizioni climatiche (o forse non volevano sfidare l'ira divina ...)

34 commenti:

  1. Devo dire, notevoli tutte e tre, ma quella che mi e` piaciuta di piu`, come voce e come forma dello strumento, e` la seconda, con fasce e fondo in palissandro, ed e` proprio il suo equilibrio che mi ha conquistato, non che le altre due siano da meno, specie la scala lunga, ma la seconda mi ha intrigato parecchio, chissa` forse il palissandro ha una resa sonora, consona per il mio orecchio? Ma la seconda che modello e`? Non e` una dread, ma neppure una OM, mi e` sembrata una via di mezzo, o sbaglio? Poi c'e` da dire che la semplicita` estetica, gli dona una raffinatezza davvero unica, ma avete parlato anche dei prezzi? Su che cifra si aggirano? :-)))

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    1. Devo dire che la prima è quella più penalizzata dalla ripresa e dalla compressione di YT ... dal vivo era veramente entusiasmante, il prezzo si aggira sui 3.5 k€ (non poco, ma ti assicuro che alla mostra c'erano chitarre di liuteria molto più care, che suonavano la metà). Lo shape è originale loro ed è proprio una via di mezzo tra una dread e OM.

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    2. Già, un prezzo medio e onestissimo per una chitarra di alta liuteria che è un capolavoro!

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  2. Le Chatelier hanno rubato il cuore a tutti noi. quella in ovangkol aveva qualcosa di unico, una definizione cristallina, tanti armonici, un timbro fantastico.
    ho una registrazioncina in cui Gerard Chatelier prova la sua creatura in palissandro:
    [video]https://www.youtube.com/watch?v=LWpmY-ZUya4[/video]

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    1. Ciao, Andrea! Mi ero perso questa chicca ... a riascoltarla nelle registrazioni, anche questa in palissandro e abete tedesco fa un gran figurone.

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    2. EDIT: a suonare è Philippe Chatelier ;)

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  3. La Long Neck è una creatura veramente strana, mai visto niente di simile: 16 tasti fuori con una cassa praticamente normale con buca e ponte in posizione standard.

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    1. Scala 28,5 ", accordata una quinta sotto come le baritone, ma con corde light da chitarra normale ... un bell'ibrido. In mano a W. Lupi suona come un'orchestra intera ...

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  4. gente, come anticipatogli a Sarzana, ho dato notizia via mail a Gerard Chatelier di questa piccola recensione e degli apprezzamenti alle loro magnifiche chitarre. Lui ci ringrazia molto e spera di incontrarci in una prossima occasione!

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    1. Paris toujours Paris! (che non c'enta un asso, ma mi suonava bene!)

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    2. (hai visto mai che ce ne mandano una per recensirla come di deve!)

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  5. Cominci subito dalla regina , è indubbio che la chatelier (la prima nei video ) abbia conquistato tutti i nostri cuori , forse anche troppo , visto che dopo tutte le prove avevano lei come riferimento , e tutte le altre ne uscivano con le ossa rotte. E non solo per il rapporto qualità prezzo , ma proprio per la qualità costruttiva e sonora . Prova ne è che nello stand chatelier ci siamo fermati molto di più che in altri , forse anche perchè regnava una certa calma da brusio e provarle era una goduria.Ora non voglio anticipare un post che forse beppe o Roberto vorranno fare basato sul confronto con le nostre umili ma orgogliose chitarrine presenti nella "notte della jam " , ma il succo è che nel range medio (tra i 7/800 e i 1300/1400 ) potremmo ritenerci più che soddisfatti dei nostri acquisti , lo step successivo potrebbe essere una chitarra come la chatelier , liuteria di classe ad un prezzo "normale" , dire chitarra definitiva è azzardato per noi chitarrai , ma il termine ci si avvicina parecchio. Seconda conclusione , se di chitarra di liuteria deve trattarsi , quale migliore occasione di un meeting come sarzana ? E' vero che ci solletica l'idea di farsi costruire una chitarra con le nostre specifiche , ma poi siamo sicuri suonerà anche come vogliamo ? Lei , invece , era li , pronta a seguirci a casa e a non tradirci , per cui via al dibattito.....:-))))))

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  6. Bravo Beppe
    Bellissimo articolo.
    Sono un pochino orgoglioso di aver insistito per trascinarvi nello stand Chatellier. Dopo averle provate ero davvero entusiasta, e facilmente avete tutti condiviso le mie buone impressioni.
    Aggiungo che le specifiche del manico, nut 1' e 3/4, shape low C, sono quelle che preferisco.
    La forma della cassa, originale ed unica per tutti i modelli, le rende facilmente imbracciabili, e l'estetica, semplice ma mooooolto elegante, le premia nella mia ipotetica lista dei desideri col primo posto.
    Non ho trovato Martin, Collings, Lowden e nemmeno altre chitarre di liuteria in grado di reggere il confronto.
    Per me: numero uno !

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  8. Eh io che pensavo di aver fatto una pazzia a spendere 1800 euro per la mia Maton....3500 euro?!?!?
    Mamma mia quanti soldi per una chitarra...sicuramente li vale tutti, ma perchè spendere tanto?
    Purtroppo neanche una chitarra da 10000 euro ci potrà dare le mani di Tommy Emmanuel, Massimo Varini ecc...
    Scusate non voglio fare il bacchettone, poi, ognuno coi suoi soldi fa quello che vuole, solamente io sarei un po' triste nel possedere uno strumento del genere e suonare comunque sa schifo come suono io e vedere Varini oppure lo stesso Gianpiero Ferrini che fanno i numeri con una eko da 500 euro...
    Ripeto non voglio giudicare o offendere nessuno, è solo un mio pensiero...

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    1. eh, se i liutai e i grandi costruttori di chitarre dovessero campare facendo chitarre per i professionisti avrebbero già chiuso da un pezzo....per fortuna che ci siamo noi dilettanti capricciosi, puristi del suono e feticisti dello strumento.

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    2. Comprensibile sentimento...però il nostro ragionare è slegato dal mero possesso dello strumento. E' un ragionamento solo sulle caratteristiche eccelse della Chatelier e sul suo prezzo, paragonandola alle qualità (assai minori) e al prezzo (anche maggiore) di alcune chitarre semi-industriali presenti in AGM.
      Non giudico mai uno strumento sulla base delle mie scarse capacità chitarristiche perchè, in questo caso, tutto andrebbe bene, anche una Stagg da 70 euro. Però ci priveremmo di vedere, toccare e apprezzare un prodotto di liuteria che rappresenta lo "stato dell'arte". Tutto qui.

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    3. Grazie Reverendo, visto da questo unto di vista posso capire allora! :)

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    4. France' , prima di tutto sono felice di averti conosciuto a fine "gita" , magari il prossimo incontro tra cookers te lo fai tutto con noi. Poi , diciamo che quello che dici ha un fondo di verità , ma ti assicuro che le solite 4 cose che faccio (male) di solito , su quella chatelier suonavano diverse , il suono era pieno , le note risuonavano come mai , e anche le mie mani da chitarraio da strapazzo sembravano giovarne. E in 3 anni di sarzana ne ho provate di chitarre , questa era davvero super ! Poi , avere 3500 cucuzze da spendere è un altro paio di maniche , la mia wally da 800 andrà bene fino a quando non farò bingo o metterò da parte i dindini necessari....:-)))))

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    5. Ste!! Anche per me è stato un piacere conoscerti anche se per pochi attimi e...fuori dal bagno!! :)))
      Si, provare uno strumento con quelle qualità deve essere una grande esperienza....poi come dici tu, avere 3500 da spendere per averla, è un altro discorso :)))

      Scusate il fuori tema però mi piace molto l'idea che per suonare bene non bisogna avere per forza una chitarra da prezzi irraggiungibili e diversi professionisti lo stanno dimostrando...bisogna "solamente" farsi il mazzo a studiare con tanto sacrificio e passione...questo per me è un bel messaggio al giorno d'oggi... :)

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    6. Francesco, ma se consideri il lavoro che ci vuole per costruire una chitarra, senza considerare il prezzo delle essenze usate, direi che 3,5k€ per uno strumento del genere, sarebbe come pagarne 700 per una Martin D41 fatta industrialmente, insomma un liutaio non si arricchisce costruendo chitarre, ma diciamo che campa, poi ci sono eccezioni tipo Olson, ma questo e` un'altro discorso, una chitarra di liuteria e` come un vestito di sartoria, viene costruita sul cliente, e questo non e` poco , poi ovviamente le nostre capacita` non giustificherebbero una speza del genere, ma il piacere di possedere uno strumento costruito apposta per te, supera anche le capacita` che ognuno di noi ha :-)

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    7. Hai ragione Mimmo, ma io sono talmente lontano dal discorso "chitarra su misura" o "fatta a mano" che non ho alcun desiderio di avere una chitarra costruita apposta per me, non saprei proprio che indicazioni dare al liutaio capisci?!? :)))
      Ormai è da un anno circa che ho la maton e mi ci trovo bene non saprei cosa chiedere di più, poi mi basta vedere come la suonano Tommy, Michael Fix oppure Andrea Valeri e altri per capire che il limite sono io e non la chitarra :)))

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    8. Ti capisco benissimo. Anche io quando ho avuto la possibilità di spendere un gruzzolo ho fatto le stesse riflessioni, anche se avrei potuto aggiungere qualcosa in più e prenderne una ancora più "prestigiosa" mi sono limitato ad una bella chitarra che era già tanto per me. Ma credo che qui si stia parlando della chitarra dei sogni, di un punto di arrivo, del "se potessi". La cosa che stimola questo discorso è il prezzo sorprendente. Questo strumento è un vero capolavoro, ma non supera il costo medio di una buona chitarra di liuteria. Costa anche meno di tante chitarre di marca industriali che hanno prezzi superiori solo in virtù del marchio (vedi certe Martin, Taylor, ecc.). Tanto per fare una riflessione sui prezzi, Beppe e io abbiamo provato una Collings da 6000 euro, bellissimo strumento, ma non migliore dello stesso modello Martin che costa quasi la metà e assolutamente anonima in confronto a questa.

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  9. Chitarre molto belle e interessanti.. non le conoscevo.. ottima recensione Beppe !!
    ;-)

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  10. Ho corretto il post perchè il liutaio Gerard Chatelier ci ha segnalato che la seconda chitarra non ha il top in abete sitka ma in german spruce (abete tedesco), mentre fasce e fondo sono in sonokeling (Dalbergia Latifolia) che viene denominato anche "East Indian Rosewood", per quanto in questo caso specifico arrivi dalla Malesia.
    Infine nel video postato da Andrea non è lui a suonare, ma suo fratello Philippe.

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  11. La prima ha un suonone!!!
    Che Sig. Chitarrista Walter Lupi.

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    1. La prima ci ha incantato tutti, ma anche la seconda si difendeva bene, e riascoltata in registrazione sembra molto più equilibrata e definita.
      Walter Lupi è un grande!

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  12. ciao, mi sono fatto un regalo , una Chatelier abete e palissandro del madagascar.....una goduria quando suona... non sono un chitarrista bravo...m un po' di bene bisogna volerselo....ciao !!

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    1. Ciao Massimo, ben venuto! Complimenti per l'acquisto, davvero una chitarra eccezionale. Se ti va ce la puoi raccontare un po', magari con una bella foto!... ;)

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    2. fantastico acquisto - quella chitarra ti sarà compagna per sempre.
      Complimenti davvero

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  13. Ciao , cosa dire della Chatelier abete e palissandro.... una favola di chitarra ! un mio carissimo amico jezzista che si è comperato negli usa una martin hd 28 del 2000 , con legni selezionati ecc una sera ha voluto mettere a confronto le seguenti chitarre : la mia, la sua , una bourgeois standar d e una Chatelier siptka e ovangkol ....dopo un'ora le chitarre erano belle calde il risultato è stato...(x il suo gusto) Chatelier abete e palissandro :-) , bourgeois abete e palissandro , Chatelier siptka e ovangkol, la martin è in vendita !!! L'altra sera in una serata chitarra e voce , ha mollato la Gibson 335 x suonare con la mia chitarra (che in mano sua suona in modo esagerato!!!)

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