lunedì 28 settembre 2015

L'angolo delle pippe: il palissandro brasiliano.




Le chitarre in palissandro brasiliano sono le migliori!



Il mitico Brazilian Rosewood o Dalbergia Nigra, soprannominato the Holy Grail, essenza oggi rara tutelata da vari trattati internazionali che ne vietano la raccolta e ne limitano l'utilizzo a vecchie forniture o piccoli quantitativi controllati (ma c'è chi assicura che non sia poi così difficile da trovare...).
Anche se esistono parecchie essenze similari, a partire dal più comune palissandro indiano per arrivare al costoso Madagascar rosewood, ci sono schiere di chitarromani che farebbero carte false per avere uno strumento in brazilian dal suono celestiale e inimitabile. Quanto c'è di vero?




La questione è mal posta, a partire dal semplice fatto che nella costruzione di una chitarra sono in gioco infinite variabili e la presenza di un legno per quanto pregiato non assicura di per sé una riuscita eccezionale. Ma poi esistono anche estimatori di altre essenze. Se uno preferisce la risposta timbrica del mogano, non si capisce perché dovrebbe "convertirsi" a una chitarra in palissandro seppure brasiliano. Comunque, i pregi del brazilian sono abbondantemente celebrati con tanto di tesi e aneddoti a supporto. Sentiamo qualche voce autorevole fuori dal coro.


Frank Ford (famoso restauratore e riparatore, autore di FRETS.com, la "bibbia" web del settore)
Le diverse specie di palissandro hanno anche densità differenti, ma c'è una enorme sovrapposizione di caratteristiche. I due principali tipi di palissandro usati per la costruzione della chitarra sono il palissandro indiano e quello brasiliano. Oltre ad essere bellissimo e assurdamente raro, il palissandro brasiliano ha la reputazione di produrre il miglior suono. Io credo che le chitarre costruite con un buon palissandro indiano denso, spesso suonano più forte e meglio delle loro omologhe in brasiliano, in particolare se il palissandro brasiliano è meno denso. Tenete presente che queste generalizzazioni hanno senso solo quando si confrontano strumenti identici: stessa forma, stesso costruttore, stessa catenatura, stessi spessori per top
e fondo, stesse caratteristiche.
(http://www.frets.com/FretsPages/Musician/Guitar/ToneWoods/tonewoods3.html)


Ervin Somogyi (celebre liutaio)
... Tra i tipi di palissandro utilizzati nella costruzione di chitarre, il palissandro brasiliano è per tradizione la miglior scelta. Questo è dovuto in particolar modo al suo fenomenale "Q" (grado di qualità acustica, N.d.R)
che ne fa un materiale acusticamente molto vivo.
... Proprio per il suo alto "Q", il palissandro brasiliano è vitreo e fragile, quindi soggetto a crepe e rotture. Il palissandro dell'est India, scelta alternativa, è paragonabile al brasiliano, ma semplicemente non è così bello
e nemmeno così "vivo", in proporzione di un 10-20%. Non è una enorme differenza e in giro c'è un sacco di chitarre in palissandro indiano che suonano in modo eccellente. Inoltre il palissandro indiano è una scelta convincente perché è molto meno soggetto a rotture e generalmente meno problematico da lavorare.
(http://www.esomogyi.com/tonewoods.html)


Per quel che valgono le testimonianze su YouTube, aggiungiamo anche un paio di prove video.
Confronto diretto tra due Taylor identiche, ma realizzate una in palissandro brasiliano e l'altra in
palissandro indiano. Stesso confronto anche tra due McPherson identiche, ma realizzate coi due
palissandri. I confronti sono alla pari, cioè tra chitarre con caratteristiche identiche (come raccomanda
Frank Ford!).





E per finire, una spiegazione di tipo "psicologico" del mito del palissandro brasiliano.

Chris Herrod (LMI - Luthiers Mercantile International, Inc.)
... Alcuni legni risultano più adatti di altri alla costruzione di chitarre per due motivi principali: funzionalità e tradizione... Per tanti anni la crème de la crème per fasce e fondo è stato il palissandro brasiliano... Il suo timbro, alcuni dicono, è incomparabile, anche se si è spesso sostenuto che tale opinione è, ancora una volta, abitudine alla tradizione... La tradizione è un fattore in qualche modo asservito alla funzione. Per esempio, la Martin guitar company ha fissato la chitarra steel-string americana come noi la conosciamo oggi. La sua decisione di utilizzare particolari legni per le sue prime chitarre così influenti si basava sui fattori che ho prima sottolineato. Per esempio, il palissandro era utilizzato spesso sulle chitarre di fascia alta, semplicemente perché funzionava bene come legno per chitarre. E' risonante, molto bello, stabile e così via. Quindi il palissandro è stato impiegato sulle Martin più sofisticate e costose. A causa del ruolo così influente di Martin nello sviluppo di questo strumento, il palissandro è stato associato con l'alta qualità in generale. La persistenza di questa associazione ha generato una tradizione, ma sarebbe potuto capitare facilmente anche con un altro tipo di legno.
(http://www.lmii.com/alternative-tonewoods)


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39 commenti:

  1. Aaahhh , qui siamo nel pieno dell'oceano pipparolo... Io sono un palissandrista da sempre , anche se non disdegno affatto il mogano e , in alcuni casi , l'acero. Il palissandro cresce e prospera nel fitto delle foreste , dove la luce scarseggia e i fogliame è più fitto. Chiaro che l'amazzonia sia il suo regno , ma anche l'honduras e il venezuela , perchè gli alberi non hanno confini geografici marcati come solo l'uomo sa fare. Ma le foreste indiane non sono certo da meno... va da se che due alberi della stessa famiglia , a distanze più che significative , non saranno mai uguali.Simili , ma con le loro differenze endemiche. Detto questo , il brazialian ha una compattezza molto accentuata , con una porosità meno accentuata , quasi un ebano. Difatti per le tastiere è ( era ) il preferito , donando quella spinta medio,alta ma pur calda ad alcune chitarre elettriche.Ma per le nostre amate sei corde con la buca ? Be , qui si parla di fondo e fasce , praticamente 3/4 dello strumento. Le peculiarità del legno danno quindi risposte diverse , seppure non lontane , nelle frequenze. Nel video sotto i nostri amici di AL ci propongono uno scontro diretto , dove si sentono lievi diversità , certo non da far gridare al miracolo. E poi , quanta differenza fa la chitarra in se ? Esistono 2 chitarre della stessa marca e modello che suonano uguali ? No ! A me sembra che l'esotismo del Brasiliano , la sua scarsa reperibilità e il costo eccessivo , ne amplifichino la fama aldilà dei meriti oggettivi. Sul impatto visivo , anche li siamo nel mondo del gusto , può piacere la sfumatura arancione e un po' anarchica del Braz oppure la scurezza ordinata dell'indiano.Quanto invece conta il passaparola creato ad arte dal marketing ? Bella domanda....
    [video]https://www.youtube.com/watch?t=188&v=ZdA4g1i1J7c[/video]

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    1. scusate , non mi aveva caricato i video del post , lo stesso che avevo visto io . Quindi non andatelo a cercare eheheheheh

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  3. Ora che ho potuto confrontare anche i due video , direi che la mia impressione sulla maggior brillantezza del brasiliano resti confermata , ma siamo davvero nell'ambito della masturbazione chitarraia. Peraltro la McPherson con l'indiano forse a me piace di più , la sento piu morbida ed equilibrata. Ma poi , sarà così dal vivo ? E poi il tizio di sound pure ha la faccia da pips corner a prescindere eheheheh

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  4. Tra la MIA tangona e quella di Mirco, per es., ci sono enormi differenze....
    E' vero che sono state costruite dallo stesso robot. Pure l'albero era quello. Ma prima di fare la MIA, al robot gli avevano fatto un cambio d'olio. E un orecchio affinato loi sente....azzo come lo sente...

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    1. appunto , noi qui siamo a scervellarci su legni e catenature , poi tra una chitarra e l'altra apparentemente uguali , a volte , c'è un abisso inspiegabile. Anche per questo bisogna SEMPRE provare una chitarra in prima persona. Anzi , magari con un amico vicino che suona per te e sentirla con l'orecchio del "pubblico" ! Mi piace questo pips corner , ma credo che non ci toglierà mai , comunque , di avere le nostre "fisse" eheheheh

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    2. Credo che le differenze "abissali" tra chitarre uguali sia un tipico argomento pips :)
      Rimanendo sulle Tanglewood mia e del Rev, comparate in uno dei nostri mitici Guitar House, c'era davvero da tendere più di un orecchio per cogliere differenze (se c'erano!).
      Inoltre le due ottime tangone sono in "volgare" laminato, prossimo argomento pips! :))

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    3. (sul cambio d'olio: infatti il sunburst della sua tira al giallo, mentre la mia è meravigliosamente ambrata!)

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  5. Non c'e` dubbio, che il palissandro brasiliano, e` esteticamente stupendo, ma la resa acustica, dipende da un milione di fattori, in primis, molto dipende dall'essenza del top al quale e` abbinato, nel senso, che, se il top sara` in cedro, avremo una riuscita completamente diversa da un top in abete stitka abbinato al palissandro brasiliano, c'e` da dire che molte essenze riescono a rstituire la stessa qualita` sonora del palissandro brasiliano, ad esempio tempo fa ,ho costruito una dread con fasce e fondo in radica di ulivo, un pezzo di legno di una trentina di anni, la resa acustica a mio avviso era nettamente migliore rispetto al palissandro, l'unico problema e` la lavorabilita di questa essenza, dovuta alla scarsa flessibilita` e alla durezza della fibra, ma nulla e` impossibile, e con un po` di pazienza, si riesce a piegare e a lavorate anch l'ulivo, quindi togliamoci i paraocchi, e cominciamo a guardare anche con le orecchie :-)))

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    1. guardare con le orecchie... le mie cominciano a perdere colpi , presbiopia acustica ? ahahahahah

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    2. Guardare con le orecchie diventerà il mio nuovo mantra.. il mio XI Comandamento.. la mia ragione di vita di chitarrista..
      ;-)))

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    3. sempre meglio che "suonare con i piedi".....

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    4. HEHEHE! Ma c'e` gente che con i piedi fa miracoli..... ;-)))

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    5. O con il sedere!

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  6. Il grande punto a favore del Palissandro Brasiliano sta nella sua bellezza, e forse anche nel fatto che la Martin al tempo in cui ha definito (oserei dire per sempre) i canoni estetici e timbrici della chitarra acustica trovava più comodo acquistare legname in sud america che in est asia. Poi la tradizione, la rarità e la nostra predisposizione "pips" fa il resto, motivo per cui un bel culetto brasiliano continua a popolare i nostri sogni chitarrerotici.

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    1. lasciamo perdere i culetti brasiliani se no qui finisce a schifio

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    2. ...la nostra tetragona predisposizione pips! Da un punto di vista estetico ci sono tavole di essenze figurate meravigliose, ma la tradizione ha ancora un peso schiacciante. Ma anche il marketing non scherza! Ad esempio il madagascar rosewood, a giudicare dai prezzi, è già candidato a diventare il prossimo Holy Grail.

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  7. A me piace il suono inscatolato e grezzo, ma molto rotondo delle chitarre suonate dai bluesmen degli anni 20, 30 e 40! Facilissimo suoanre una chitarra da 20.000 dollari! Lo puo' fare anche un bambino...la soddisfazione arriva quando e SE riesci a commuovere uno che ti ascolta, solo con il tuo tocco e una chitarra qualsiasi da 50.000 lire. Anzi, facciamo 30 ( nel 1977 tanto la pagai la mia primissima chitarra! Ah...avercela adesso...)
    Cortesemte, se qualcuno risponde, eviti a priori di portare il solito paragone con le auto, Ferrari e Cinquecento e cosi' via, che non c'azzeccano propto nada! :-)

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    1. Innanzi tutto, Ben arrivato tra noi, sul fatto che suonare una chitarra costosa, sia pi` facile di una da due soldi, ho dei dubbi..... e te lo dico per esperienza e per il fatto di averne provate tantissime nella mia vita, sia costosissime, che da due soldi, la suonabilita`, non va di pari passo con la qualita` costruttiva, ho suonato Martin con una action alta da segare le dita, e con manici da mazza da basball, e poi mi sono capitate tra le mani, chitarre di marchi improponibili, con legni da cassapallets, ma con una scorrevolezza ed una suonabilita` uniche, di secondo lavoro faccio il liutaio, e ti assicuro che se mi porti una Eko P3 anni sessanta, te la setto con una suonabilita` da elettrica :-)

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    2. Ciao Berna! Anche io ha un sacco di chitarre e sto sempre a settarle, limarle, cambiarne i pezzi, personalizzarne l'action, etc...Lo so bene che fai le chitarre, quando puoi, l' ho letto un sacco id volte su Accordo punto it! Anzi, se puoi, mandamene una, eheheh, le mie chitarre sono tutte economiche, la piu' cara e' un Sigma DR 28, non posso permettermene una cara (come una Martin 28 per es., o anche una triplo zero), quindi una tua creatura sarebbe un regalo gradito, grazie! :-D

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    3. Luciano qual'è il tuo nickname su Accordo?

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    4. Il mio ncikname "storico"? brucelucio. Ma era tanti anni fa, voglio dire dal 2005 iin poi, Successivamente mi hanno bannato o mi sono autocancellato e reiscritto piu' volte, o con il mio nome o con qualche altro nick che ora non ricordo. Mi pare di essermi iscritto 3 volte. O quattro?!? Boh!

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    5. Anche io sono stato bannato, come tanti altri qui, solo che poi sono stato riabilitato, ma siccome sono uno che "Va in puzza" (come se dice a Roma), hopreferito dare il mio contributo a queste pagine piuttosto che continuare a scazzarmi con ragazzini recensori di effettistica varia .... ma te perche` sei stato bannato? :-)

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    6. Beh, fondamentalmente perche' ero sempre in polemica con qualcuno, poi perche' dicevo sempre un sacco di male parole ed infine perche' ero sempre in contrasto con teste di cazzo come il patron o con qualcuno della redazione che pareva, a mio avviso, scrivere articoli solo per...mandare avanti la baracca! Un po' come si faceva ultimamente con Chitarre.
      Comunque alla fine mi sono cancellato perche', diciamo la verita', invece di darmi plausi ed onori per i miei pezzi con qualche commento in piu', doveroso e favorevoel XD, che avevo dato loro l' onore di ascoltare su Youtube, cosa rara (ora tutto cancellato), magari si perdevano in decine di commenti e stronzate varie, che so, su un articoletto, per esempio, che parlava di una vite che si muove sulla strato, o magari di un buzz non meglio localizzato sulla tastiera od altre amenita' simili. Insomma, per farla corta, ho deciso che aveva ragione Cristo nel consigliare di evitare di sprecare le perle buttandole ai porcellini, innvece del solito pastone, ahahah!
      Mi dispiace solo di aver lasciato un luogo in cui ci sono delle care persone come La Pudva, per esempio, ma tant' e'...
      Mi sembra strano che tu sia stato bannato, Berna. A quanto mi risulta non hai mai dato modo di far parlare di te in maniera negativa, come nel mio caso.

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    7. siete dei lazzaroni, ecco la verità

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    8. Lo feci, lo feci........ mi sono permesso di menzionare il nostro blog in uno dei miei post, e tanto e` bastato per essere sottoposto ad ostracismo, da parte della redazione, ma non e` un problema, la vita da chitarrista, come vedi va avanti, e con la gente giusta, oh! Mi raccomando! Qui non si litiga, si passano dei bei momenti come in una vecchia osteria di periferia HEHEHE!!! :-))

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    9. Mi ricordo benissimo di te, Pone! Cosi' anche di Perrynasone, ahahah! E vedo che ci sono anche degli altri che comunque sono ancora su Accordo. Ovviamente lo sfoglio sempre, il caro Accordino, come quando appunto ci sono dei resoconti della bella Pudva, come per es. quello sui concerti fiorentini di Dave Gilmour et similia. Ovviamente evito tante cose disinteressanti come prove effetti, pedalozzi, ampli, chitarre, confronti vari, pseudo-didattica e stroz-test e tutte quelle cose che servono solo a far litigare!
      Dopo la prima bannatura, anni fa, frequentai Laster, nel quale figurava anche Alecb (Lauro, di professione liutaio) e tanti altri storici ex-accordiani), ma poi quel sito chiuse, a quanto mi risulta, o qualcosa del genere ed in seguito mi iscrissi a Fingerpicking punto net. Qui, anche mi feci conoscere XD e di conseguenza bannare! Ma la mia faccia, il mio nome ed i miei post sono ancora li, accidenti, nonostante abbia fatto richiesta di cassarli.
      Vabbeh, mi rimane il libro di Grossman sui grandi vecchi del blues : "Country blues guitar" appunto, che mi regalo' il grande Reno Brandoni, patron del sito, malgrado la mia indisponenza XD
      'Proposito, Berna! Ma...non ti avevo chiesto di regalarmi una tua chitarra?!? Che fai, scapolèi? Ahahah!!!

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    10. Regalo è morto, solo di materiali mi costerebbe 700/800 euro...... e de stai tempi: beato chi c'ha l'occhio! HEHEHE!!!! :-)

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  8. Ascoltare i confronti dopo la compressione del suono che avviene sul tubo è davvero difficile.
    Già varie volte ho provato i cosiddetti "blind test" e sempre sono arrivato alla conclusione che si perdono molte delle caratteristiche che si apprezzano dal vivo.
    Per di più dopo l'annuale visita a Sarzana, sono rimasto spesso sorpreso dell'impressione profondamente diversa che si genera in me nel riascoltare in video le stesse chitarre che ho suonato dal vivo.
    Quindi suggerisco al bravo amministratore del "scito" di inserire quest'argomento in un prossimo "Pips Corner" !!! Si può dare un giudizio sensato sul confronto tra due chitarre ascoltandole su youtube ?

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    1. bravo !!!! Poi voglio vedere come ne usciamo eheheheh

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    2. e se non guardiamo youtube di che parliamo poi?

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    3. La risposta al quesito di Roby - si può dare un giudizio sensato via YouTube? - è assolutamente NO! Tra la chitarra e le nostre orecchie si interpongono troppi fattori estranei (microfono, ampli, conversione file, compressione audio, eventuali effetti "mai presenti" ma vallo a sapere... ecc.). Poi sappiamo benissimo che uno strumento musicale non è solo suono. Sostengo da tempo che la "suonabilità" è un fattore primario in grado di mettere in ombra pure il suono.
      Però, trovandoci necessariamente su questa piazza virtuale, questo è tutto ciò che abbiamo a disposizione, quindi...

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    4. Sono d'accordo anch'o con voi...... siamo su web, e del web dobbiamo avvalerci e, in qualche caso, pure accontentarci.
      Anche a me piace sottolineare la "suonabilità" come elemento determinante nella scelta del nostro strumento preferito. Ma anche l'estetica, come molti di voi hanno già sottolineato, che deve appagare il nostro gusto. Ed il famoso "profumo di legno", che a volte diventa "di cioccolato" ed altre addirittura di caffè".
      La bellezza estetica del palissandro brasiliano, quella si la possiamo apprezzare in un video ! Ma anche quello indiano non scherza !
      Ovviamente, così come il profumo, la suonabilità non si può confrontare "on line", ma bisogna intervenire di persona.
      Ecco allora che appare chiaro come si possa ben utilizzare la risorsa del forum per scambiare opinioni e pareri, spesso molto autorevoli e sempre utili a capire e conoscere meglio le caratteristiche delle nostre amate chitarrine.
      Molte volte ho apprezzato le opinioni di voialtri, quando recensite o anche solo confrontare le vostre sensazioni su questo o quel modello.
      Ed è proprio per le vostre opinioni personali che apprezzo tanto i confronti "on line" piuttosto che per l'effetto che i file audio hanno sul mio orecchio.
      Il senso del mio post è proprio un ringraziamento a voi che esprimete le vostre opinioni e i vostri pareri, coi quali mi confronto e accresco la mia conoscenza :-)

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    5. Siamo una macchina ben oliata e rodata, e tu sei uno degli ingranaggi principali, credo che queste pagine, siano utili a molti chitarristi alle prime armi e non solo, abbiamo creato un bel posto dove confrontarci giuso Roby?! ;-)

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    6. Che dici Max?! Qualcuno si e` rubato le "t", sia nel mio post, che nella tua risposta..... dobbiamo mettere le telecamere HAHAHAHA!!! ;-)))

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