domenica 27 settembre 2015

Sarzana A.G.M. 2015 - Liutaio Paolo Coriani

Rovistando nell'hard disk del mio PC, ho casualmente ritrovato questo video che era finito in una cartella in cui non centrava nulla. Pubblico quindi, fuori tempo massimo, la prova di questa O.M. del liutaio Paolo Coriani in un gradevole cherry sunburst.



Nelle capaci mani di Roberto suona ottimamente, ma ricordo una certa differenza tra il suono percepito dagli spettatori rispetto al chitarrista, che risulta notevolmente penalizzato.

15 commenti:

  1. A parte la bravura di Roberto, che e` assodata, a me sembra che la chitarra abbia una voce eccellente ricca di sfumayure, e pensa che l'ho sscoltata con l'audio del tablet, che non e` certo il massimo, ma se mi ha impressionato con quella ciofega di audio, figuriamoci dal vivo che spettacolo doveva essre per le orecchie! Non capisco pero` la differenza di suono percepito da chi la suona, forse ha una dinamica talmente potente, che il suono esce tutto verso chi si trova di fronte? Tu l'hai provata? Descrivimi quale sono state le tue sensazioni, se non ricordo male mi sembra che uno strumento simile, nello stand di Coriani, c'era anche l'anno scorso, ma onestamente non ricordo di averlo provato :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiedo venia per gli errori di battitura...... ormai stanno diventando un mio marchio di fabbrica.... ;-))))))

      Elimina
    2. Si l'ho provata, dopo averla sentita frontalmente, e sono rimasto molto perplesso per il suono "attufato" che si percepisce quando la si ha in braccio ... non solo per il volume ma anche il timbro risulta più spento.
      Questo fenomeno l'ho notato anche in altre chitarre (ad esempio le chatelier), e credo sia anche da attribuirsi all'ambiente sonoro della fortezza Firmafede: stand in stanzoni molto grandi e piuttosto affollati, quindi poco riverberanti verso chi suona. Ma in questa chitarra l'effetto era particolarmente evidente.

      Elimina
  2. Risposte
    1. Più che altro, una bella performance di Roberto su una chitarra che presenta un bel timbro ed una buona dinamica ... e in quel momento il rumore di fondo era sopportabile.

      Elimina
  3. ricordo lo stand , ma non la bella prova di Rob , e neanche la chitarra . Grazie per avercela riproposta , con tanta carne al fuoco si fa presto a dimenticare , specie dopo aver provato altre bellezze "unforgettable" ;-)

    RispondiElimina
  4. Ma quanto è bravo Roby?! :)

    Una percezione diversa dall'ascoltatore è la "maledizione" di ogni chitarrista, la buca sta davanti e il suona da lì esce! Ma in effetti certe chitarre, magari pure ottime, hanno questo limite più marcato. Sarebbe bello capire perché...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il perche` e` presto detto: vuol dire che la chitarra ha un'ottima proiezione, ed un'ottima dinamica, quindi il suono non rimane inscatolato ma esce quasi completamente, e viaggia verso l'ascoltatore, questo per noi che suoniamo, e` un limite, in realta` se ci si riflette bene, una chitarra serve a produrre musica per chi ascolta, altrimenti il tutto rimane una mera attivita` onanistica.... ma noi chitarromani, siamo un po` onanisti HEHEHEHE!!! :-)))

      Elimina
    2. Mimmo ha ragione: parlandone con il liutaio mi sembra che avesse sostenuto che era proprio una scelta progettuale sua, ovvero una chitarra "da concerto" che gratificasse più il pubblico che l'esecutore, mentre criticava l'impostazione della chitarra "da divano" che facesse godere onanisticamente l'esecutore.
      Personalmente, dato che in genere il mio pubblico si restringe alla mia sola persona, preferisco invece la seconda soluzione e per questo mi interessano molto i "soundport", anche a costo di penalizzare la resa frontale.

      Elimina
    3. ...come scusa è buona! :DDD
      Vabbè, faccio l'avvocato del diavolo. Coriani ha una buona fama e se dice che è una scelta progettuale non ho motivo di dubitare. Certo che è una scelta opinabile, soprattutto se uno non è un concertista.

      Elimina
  5. Il laboratorio di Paolo Coriani è a Modena in via Barchetta. Ma trovarlo non è sempre facile perchè è spesso in giro per il suo lavoro (è da solo). Ho fatto con lui una chiacchierata qualche tempo fa (e credo di avervene dato conto).

    RispondiElimina
  6. Ragazzi ! Volete proprio farmi arrossire con tutti questi complimenti !
    Vi ringrazio davvero tutti ..... Sono commosso.....
    Anche io ricordo di aver notato la perdita di qualità espressa verso chi la suonava ....un peccato !
    Resto comunque sempre innamorato delle Chatellier citate da Beppe. A mio giudizio le migliori in assoluto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Roberto! I complimenti son tutti meritati ... mi ricordo che al liutaio hai detto che preferivi una chitarra "da caminetto" (intendendo quello che io definisco chitarra "da divano") e lui ha equivocato pensando che tu volessi dire che era sono buona come legna da bruciare!!!

      Elimina
    2. ....a volte devo riuscire ad esprimermi meglio ......😳

      Elimina
  7. L'ho provata anch'io e mi aveva ben impressionato, secondo me non suonava male neanche per l'esecutore, molto in stile martin. La proiezione secondo me è una grande dote per una chitarra e credo che Coriani, abituato a costruire chitarre classiche da concerto che devono sfidare grandi auditorium senza microfono metta questa cosa al primo posto. Pensate alla fatica che fa una chitarra ad emergere nei concerti per chitarra e orchestra oppure nel repertorio di chitarra + quartetto d'archi.

    RispondiElimina

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per inserire una immagine nel commento scrivi: [img]URLdell'immagine[/img]
Per inserire un video nel commento scrivi: [video]URLdelvideo[/video]