mercoledì 19 ottobre 2016

Octave Mandolin M1087-P

Confesso che mi aspettavo di peggio, di molto peggio. Invece questo octave mandolin del tedesco (il costruttore è Hora, una azienda Romena) ha mostrato alcune caratteristiche non male.
Certo, quando si prende uno strumento così, bisogna mettere in conto una giornatina di set-up, per sistemarlo al meglio. Il tedesco, l'abbiamo ormai capito, non guarda nemmeno la merce in entrata. Li infila nel cartone e li spedisce immediatamente. Nessun controllo qualità, men che meno un set-up.
Tuttavia, per quel che costa, non conviene andare da un liutaio e, in fondo, sono tutte operazioni che chiunque dovrebbe saper fare.
Una limatina all'osso del ponte per abbassarlo un po' (il che permette di dare una sbirciatina al piezo che è una piattina di rame, non un instabile cavetto tondo come nella Tangona), una tiratina al trusrod (che era completamente mollato), un pochino di olio paglierino sulla testiera troppo secchina. Cose così: la rottura di balle è allentare le corde e riaccordare. Prova e riprova, allenta e riavvolgi,  si rompe una corda, vabbè ci sta, conviene procedere sempre a piccoli passi, ma tutto fattibile.

Quanto al fregio intorno alla buca è traforato (io pensavo fosse semplicemente un decal). S'intende tutta roba fatta da macchine automatiche di nessun valore artigianale. Il top pare comunque in massello. Di cosa non si sa. Non sarà certo abete della Val di Fiemme, ma non è un compensato (come mi aspettavo).
C'è la sua custodia morbida, una etichetta all'interno con il nome del costruttore, addirittura un numero di serie e perfino un certificato di garanzia (in bianco!) necessario però per il reso dello strumento in caso di gravi difetti.
Per quanto riguarda il suono ho fatto due prove: una davanti ai microfoni AKG e una catturando la voce del piezo direttamente nella scheda audio.


Aggiungo che quando metto le mani su uno strumento che ha una accordatura diversa dalla chitarra, ho sempre la sensazione di essere approdato in un'isola sconosciuta e di perdermi all'istante, non sapendo dove andare. Sgradevole sensazione si capisce, già provata con il banjo. Con quest'ultimo oramai ho tracciato un sentiero mentale percorribile (anche se ancora non mi azzardo a improvvisare altri percorsi ignoti). Questo octave mandolin è del tutto sconosciuto e ci vorrà un po' di pazienza. Ma il suono ha un che di antico, etnico, assai coinvolgente. E poi, come dice il Gianca, basta che non sia chitarra, per tutto il resto siamo di bocca buona.
















36 commenti:

  1. Bravo Max , per aver fatto quello che volevo fare io e per l'approccio allo strumento. Direi che il suono c'è tutto , assolutamente più corposo di un mandolino e anche di un irish bouzouki. Mi è piaciuta persino la voce piezica...Forse , ma dico forse , lo strumento andrebbe suonato con il plettro , almeno è così che fanno quelli bravi tipo la Hull . Magari è perchè con la plettrata mista ( melodia e accordi ) viene fuori la voce vera delle 8 corde. Ma anche così , un bell'arpeggio accoppiato con una chitarra , si creano atmosfere niente male . E ora una bella v-jam eheheheheh

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    1. mi candido per il mix, casso mi è scattata la gas per questo coso...

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  2. Ma che bel suono!! Mi sembra che in pochissimo tempo hai già preso confidenza con lo strumento e nonostante l'accordatura diversa dalla chitarra te la stai cavando egregiamente.
    Visto da tutte le angolature che ci hai proposto l'impressione è che, anche se il mandolino non è blasonato, sia uno strumento valido e divertente allo stesso tempo..
    Siamo sempre più folk!!
    ;-)

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  3. Ottimo suono, direi quasi da chitarrA, o forse molto dipende dal tuo modo di arpeggiare, comunque per essere un mandolino ha dei bei bassi ricchi, quanto lo hai pagato? Direi che il suo mestiere lo fa ala grande, sia microfonato che con il piezo, ha una bella dinamica

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    1. dal tedesco a 199
      https://www.thomann.de/it/thomann_octave_mandolin_m1087_p.htm
      Effettivamente vedo adesso che tra le caratteristiche c'è scritto "top solid spruce", Non gli avevo dato peso pensando fosse solo un espediente commerciale.

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  4. Premessa necessaria: di mandolini non ne so proprio nulla. Detto questo mi sembra che abbia un suono più che decente. E rispetto alla voce acustica, trovo che e la voce del piezo sia sorprendentemente buona!

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    1. ponte fisso o mobile? (non se proprio nulla! :D)

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    2. volevo dire: non ne so proprio nulla!

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    3. Il ponte è mobile. Per modo di dire però, perchè sotto, da un lato, c'è un forellino sulla tavola in cui passa il cavetto del piezo. Quindi più che muoverlo, si può ruotare.

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    4. In effetti poi, a cosa servirebbe muoverlo, si perderebbe l'intonazione e la scala dello strumento, mentre una lieve rotazione può aiutare a compensare l'eventuale sbilanciamento di intonazione dato dalla sezione delle corde

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  5. Bravo Max, sempre avventuroso verso nuovi strumenti, e nuove accordature.
    Mi piace la piega "folk" che stai prendendo e lo strumento sembra anche a me valere ben più di quanto costi.
    Il mio dubbio è sull'uso degli artigli di Krugger. Sulla singola corda della chitarra funziona, con la doppia corda come ti trovi ? Io già non riesco ad arpeggiare la chitarra a 12 corde coi polpastrelli, sono certo che non ci riuscirei con le unghie...

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    1. be'...ormai mi viene naturale indossare gli alaska picks (anche su una 12 corde), Però credo che sugli strumenti con corde doppie come la 12 o come questo octave mandolin sia più giusto il plettro (e infatti mi sto studiando un po' di posizioni usandolo)
      Ho solo un dubbio se sia meglio una accordatura G D A E (come il violino, mandolino ecc ) oppure G D A D (irish bouzuki). Boooo...

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    2. Bello, con un buon suono e anche io trovo che la resa del piezo sia più che convincente.
      Ma in cosa differisce dall'irish bouzuki? Ha anche anche la forma a goccia e il top mi sembra piatto, mentre gli octave mandolin blasonati sono archtop ... Le corde doppie sono all'unisono o in ottava?

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    3. Il termine "Octave mandolin" a rigore ha una accordatura G-D-A-E (come il mandolino, il violino ecc.). Se però viene accordato G-D-A-D viene chiamato Irish bouzuki. Questa stessa accordatura dovrebbe averla pure il bouzuki graco. Però è strutturalmente diverso, ha la cassa tonda a fasce e forse il suono è un po' diverso.
      Il top è piatto.
      Per un octave mandolino archtop "di rango" (Weber per es.) bisogna sborsare molto ma molto di più. Certo hanno un suono che è unico.

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    4. Ho dimenticato: ogni coppia ha corde identiche con la stessa altezza di suono.

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    5. Mi sono documentato un poco e più che l'accordatura pare ci sia una differenza di scala: octave mandolin < 24", mentre irish bouzouki = 26".
      La differenza di tensione delle corde che ne risulta oltre alla cassa un po' più grande del bouzouki dà ai due strumenti un suono diverso.

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  6. Mi sono guardato qualche video di octave mandolin, secondo me ha ragione roby, il suono tipico di questo strumento esce col plettro

    [video]https://www.youtube.com/watch?v=IoWDYkj8U6M[/video]

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    1. ma come , io l'ho detto nel primo commento e il merito è di robby ? Ma allora ce l'avete con meeeeee :DDDDDDDDDDDDDDDDDD
      Comunque si , si suona con il plettro , ma arpeggiato ( con gli artigli , sennò è inutile ) ha un suo perchè , magari a raddoppiare una chitarra . C'è da sperimentare , e il dottor brugola è maestro in questo.

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    2. però vi assicuro che anche con gli alaska picks non si perde affatto il suono doppio delle corde. E' l'arpeggio che forse si discosta dal modo in cui viene suonato nella musica folk questo strumento

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    3. Quello che sento , a volte , è la mancanza del suono doppio. Non so se è perchè non sia facile colpirle entrambe , oppure le prendi talmente all'unisono che , essendo la stessa ottava , suonano come una corda sola .

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    4. Sono d'accordo con Ste (che aveva pure detto per primo che ci vuole il plettro, ma me l'ero perso! :DDD ) con gli alaska si perde un po' il suono delle corde doppie. Diciamo che in questo primo approccio si sente l'impostazione chitarristica, ma credo che il poliedrico Dott. Brugola ci stupirà in breve tempo :)

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  7. Molto bello! Io lo suono spesso con due formazioni, da quel piglio folk che nessun altro strumento riesce a riprodurre, inoltre aggiunge anche delle armoniche molto particolari, dando una sorta di spazialità ai brani. Questo "fratello maggiore" ha una voce un po' più grave però!

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  8. Bello, molto bello, hai fatto bene. Vedrai che non farai fatica ad abituarti Gli strumenti Hora sono molto noti come strumenti didattici con buon rapporto qualità prezzo, li fanno a Reghin dove c'è una specie di grande fabbrica o di distretto produttivo (forse una cosa dei tempi che furono). Comunque molti contrabbassisti comprano lì strumenti di una certa qualità a basso prezzo.
    Il suono devo dire mi piace molto, l'estetica vabbè (a differenza per esempio del tuo banjo), quello che conta è chi ci dà un impulso a migliorare, a cercare nuovi suoni acustici, ad aprire un po' il cervello insomma. Buone suonate e tira fuori quel plettro!

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    1. vero ha un'estetica un po' balcanica...Visto il sito di Hora S.a. si capisce da dove prende tutti quegli strumenti ad arco e tradizionali Thomann.

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  9. Non è troppo semplice trovare le corde. Ho fatto richiesta al Lenzotti se me le procura, ma nella eventualità di usare corde da chitarra (preventivamente private del pallino) ho interpellato Hora via mail. Mi ha risposto immediatamente, un certo Marius (direttore commerciale), gentilissimo:

    Hello,

    Thank you for your email.
    The diameters of the octave mandolin strings are: 0.30, 0.40, 0.65, 0.90 mm.
    --
    Best regards,

    Ec. Marius Harpa
    Marketing Manager
    HORA S.A.
    3, Salcamilor st, 545300 Reghin jud. Mures, ROMANIA
    Phone: +40-265-512414 Fax: +40-265-511427
    E-mail: marius@hora.ro www.hora.ro


    -------- Forwarded Message --------

    Subject: String for Octave Mandolin
    Date: Thu, 20 Oct 2016 08:32:37 +0200
    From: massimo dammacco
    To: mail@hora.ro

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    1. Private del pallino? Nella cordiera come si agganciano?

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    2. bravo , bella domanda , perchè la cordiera nella foto non fa vedere l'aggancio... che sia con il cappio ? E semmai , perchè ?

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    3. Eh, non ci ho pensato a sollevare il coperchio (quello che si vede). Gli agganci sono delle semplici linguette ricavate nel corpo della cordiera metallica. La corda, senza il pallino, presenta un'asola e quella viene agganciata alla linguetta. D'Addario comunque ce le ha in catalogo le sue corde, e Thomann pure. Ma mi sono scordato di metterle nell'ordine.

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  10. Mi è partita la GAS, su questo tipo di strumento che tengo d'occhio da molto tempo. Molti di voi hanno detto che va suonato con il plettro, ma io penso che uno strumento vada suonato per quello che noi vogliamo ottenere (Francioso suona la chitarra col martelletto...), e quello che ha ottenuto Max nel video a me piace moltissimo.

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  11. approvo molto l'acquisto, è uno strumento davvero affascinante. poi da quando ho il mandolino (a cui mi sto davvero appassionando) sono diventato molto sensibile anche alle sue varianti 'maggiorate'. il suono mi piace, ha un che di clavicembalesco e trovo l'accordatura GDAE molto interessante.
    inoltre è proprio come dice Max, non ci sono mezze misure, da questo - che mi pare comunque onestissimo e ben fatto - si passa direttamente agli strumenti da oltre un migliaio di euro. poi su un altro livello ancora ci sono i Weber, un sogno.

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    1. E quando c'è lo presenti? Cos'hai preso poi?

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    2. vero, è stato un periodo molto impegnativo, ma effettivamente sto rimandando troppo! nel weekend lo faccio di sicuro. cmq mi son preso un bel metodo (Bickford del 1920, si trova in free download e mi piace molto) e lo sto seguendo con attenzione, fin dalla postura consigliata e dai consigli sulle plettrate, cercando di evitare di errori di impostazione che poi mi porterei appresso in futuro. insomma procedo lentamente e per gradi ma mi sto appassionando un bel po'!

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    3. L'approccio serio e professionale di Andrea....mica come quel zavaglione buttalà del reverendo
      aehmm....

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    4. Eh ma non vale, quel trafficone del Rev ha un vantaggio, che gli metti in mano uno strumento qualsiasi e in quattro e quattr'otto sa già come cavarne fuori roba di senso compiuto!

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  12. domanda: com'è la suonabilità al manico? lo chiedo perché il mandolino è alquanto duretto da suonare. inoltre, viste le dimensioni ridotte del fratellino minore, bisogna stare attenti ad assumere fin da subito una posizione corretta, il più sciolta possibile, evitando di rattrappirsi troppo sullo strumentino, sennò il gomito sinistro tende a far male.

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    1. Adesso la suonabilità è discreta, ma sono intervenuto sul setup, come ho detto,

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