giovedì 8 dicembre 2016

Sigma LM-SG00, bella e ignorante.



Reverendo Max e fratelli cookers tutti, perdonatemi perché ho peccato. Ho ceduto di nuovo alle lusinghe della gas (e al cambio favorevole della sterlina). Quando l'ho acquistata on line, ormai un mese fa, l'attesa di poterla provare con coscienza in un negozio locale si prolungava inutilmente e i notevoli vantaggi offerti dal mercato inglese iniziavano a diminuire (mentre scrivo risulta disponibile in un solo negozio italiano, ad un prezzo ben maggiore!). Dunque ho ceduto. Ho aspettato a fare questa confessione un po' per pudore, un po' perché attendevo la confessione di un altro fratello colpevole quanto me di aver ceduto al demone Sigma, e un po' perché dovevo prendere confidenza con la nuova arrivata. Ma ormai non posso più rinviare e vi renderò la mia piena confessione.



Sul “bella” c'è poco da aggiungere. Se vi piacciono le piccole Gibson questa chitarra vi riempirà gli occhi. Ben disegnata, curata nei dettagli, con un sunburst a regola d'arte che sfuma tra l'ambra e il melanzana scurissimo, si propone come un'ottima interpretazione della storica Gibson L-00. Considerato che il catalogo Sigma ricalca quello di CF Martin, mi era sembrato che questa Sigma fosse più una copia della Martin CEO 7 – lo shape della cassa a spalle un po' più larghe è identico - ma avendola tra le mani mi sono accorto che tutti gli altri dettagli conducono direttamente all'originale Gibson. A partire dal diapason di 24.75 tipico della casa del Montana, dove le Martin a scala corta adottano invece la misura di 24.9.
Poi la forma del manico, uno slim taper che ricorda tanto quello della J45 True Vintage, realizzato in un pezzo unico di mogano con la sola giuntura del tacco, scurito e satinato quindi montato sulla cassa dopo la verniciatura (cosa rara per le made in Orient che solitamente verniciano tutto dopo l'assemblaggio per accorciare il ciclo produttivo). La tastiera è in palissandro con un nut da 1-3/4 e si allarga in modo generoso per portare la spaziatura delle corde a 2-5/16 al ponte.
Bello il top in sitka con venature fitte e un piacevole effetto silk in controluce.

La forma del manico è il dettaglio che mi ha richiesto più tempo per prendere confidenza con questa chitarra. Abituato al profilo modified V, il manico piatto mi ha subito spiazzato, ma le misure generose della tastiera sono comode e un po' alla volta ho cominciato ad apprezzare la buona suonabilità di questa chitarra. Soprattutto dopo una limatina alla sella per abbassare l'action che era un filo alta per i miei gusti. In sostanza questa Sigma LM-SG00 passa l'esame visivo e tattile a pieni voti anche se, volendo cavillare, le meccaniche con le eleganti palettine in ivoroid risultano un po' leziose e gli alberini anticati fanno a pugni col resto delle meccaniche in acciaio immacolato (se si cede al relic bisogna andare fino in fondo!).

Ma veniamo alle orecchie.
Questa piccola Sigma spara legnate rotonde e corte, con un attacco immediato e un volume insospettabile per le sue dimensioni, caratteristica che va domata quando si suonano parti d'atmosfera (dove vorresti una cassa con uno 0 in più!), ma che si rivela efficacissima nel fingerstyle ritmico e addirittura risolutiva quando si passa a un assolo. Le note singole escono di botto rotonde, quasi sature, e il volume sembra aumentare come se la chitarra avesse un booster incorporato, effetto ancora più marcato quando suona amplificata. Fasce e fondo sono in mogano laminato (e come sappiamo non farebbe differenza se fossero ricoperte con un'altra essenza) ma il timbro neutro del laminato si avvicina proprio a quello legnoso e centrato sulle medie frequenze del mogano, con una marcata separazione delle note, ma meno caldo e pieno. Un suono semplice e sanguigno,
poco ruffiano, dove ogni nota tira fuori subito quel che ha da dare senza lasciare troppe code e riverberi in aria, insomma un suono “ignorante”.
Tutto sommato sono le caratteristiche timbriche che hanno reso famose le piccole blues box di Gibson. Una timbrica che può anche non piacere, spesso definita “inscatolata” da chi predilige chitarre più corpose, ma non è il caso di questa Sigma che risuona squillante e quasi prepotente.
Chi ama lo strumming pesante oppure è incline al chitarrismo suggestivo basato su
accordature aperte e arpeggi riverberati può sicuramente trovare di meglio, ma chi esegue un fingerstyle ritmico e swingato o ha bisogno di una chitarra che buchi il mix con altri strumenti (e io ne ho bisogno, lasciatemi almeno questo pretesto!) troverà in questa chitarrina un'arma efficace.

A tal riguardo due parole sul sistema di amplificazione, il comune piezo Fishman Sonitone - il solitone! - che come sappiamo non fa gridare al miracolo, ma svolge decorosamente il suo sporco lavoro anche su questa Sigma. Tanto che i miei compagni di gruppo, che si intendono di chitarre quanto io di botanica, non si sono accorti che alle ultime prove ho sostituito la Tangona (in fondo è sunburst pure questa...!). Ho solo rimesso sulla ParaDI le frequenze basse che avevo tolto per la matrona e il risultato è stato subito efficace. Certo questa Sigma non suona ricca come la Tangona - che è complessivamente uno strumento superiore (pure nelle dimensioni!) - ma la cassa stretta, la piacevole leggerezza e le caratteristiche timbriche di cui parlavo la rendono molto comoda e funzionale. E' maneggevole, si piazza subito nella fascia delle medie frequenze dove deve stare, non aggiunge niente che non serve ed esce a schioppo nei soli.

Un ultimo appunto sulle corde. Ho sostituito le non meglio specificate Martin di serie con le Elixir Nanoweb, ma credo che una muta di corde meno brillanti potrebbe bilanciare meglio i bassi asciutti e i cantini che adesso suonano un po' troppo squillanti.

Passiamo dunque al sound test registrato alla cruda con uno ZoomQ3 che in questo caso sembrava più sensibile del solito al posizionamento. Dopo varie prove ho scelto di orientarlo di sbieco verso il ponte dove restituiva il suono più attendibile. Per il test amplificato sono entrato in diretta in un piccolo ampli anonimo e no frills, un vecchio rimasuglio di trent'anni fà che non regala niente ma rende l'idea di come lavora di base il Fishman Sonitone su questa chitarra. Ovviamente con una DI o attraverso un mixer si può ricavare molto di meglio.


38 commenti:

  1. Ma beeeella! Congratulations for the new gitah.. Fascinosa e convincente, bravo Perry! Ascolterò con maggior calma per una disamina sofisticata, da Gibson guy.. (go figure!). L'ignoranza mi sembra una condizione essenziale. Io ci sguazzo che è un piacere e la riconosco lontano un chilometro..☺

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    1. Grazie, ma questa non è certo paragonabile alle chitarre cui sei abituato. Da Gibson guy sii clemente! :D

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    2. Da Gibson guy che è stato un Eko guy, passando per ogni genere di ciofeca insuonabile con action himalayane, ti dico solo di suonarla molto. Non è ancora 'aperta' (come potrebbe?) e forse le L-OO non si 'aprono' mai, ritenendo quel 'thump' tipico. Però ci puoi cavare un sacco di belle sfumature. Forse con un po' più di cassa sarebbe anche ragionevolmente strummabile.. E poi sono comode,ideali da portare sul palco.. Questa Sigma forse tiene bene il posto della LG-2 che cercavi. Chitarra da palco ideale (ma questo devi dirmelo tu)?

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    3. Sulle corde: io non amo molto le Elixir. Uso le John Pearse Bronze 80/20 Light su quasi tutte le chitarre e le trovo davvero notevoli anche se non durano molto.. Credo che su questa Sigma una muta di John Pearse (magari PhBr) sia una scelta adeguata..

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    4. Per l'apertura si può confidare solo nel top, visto che il laminato così è e così rimane. Ha la caratteristica di dover "carburare", cioè risponde più calda dopo un po' che la suoni. Cosa che ho sentito dire di tante chitarre anche ben più importanti (e su cui continuo a chiedermi sinceramente se sono loro che carburano o chi le suona!).
      Come chitarra da palco mi sembra una buona candidata. Per ora l'ho usata solo alle prove e non mi fa rimpiangere più di tanto la Tangona. Il piezo è quello, risponde bene e si regola alla bisogna. Ma dimensioni e leggerezza fanno la differenzae e l'ho trovata davvero efficace.
      Mai usato le John Pearse, al prossimo cambio le proverò sicuramente.

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    5. Vero, la cosiddetta 'apertura' è relativa al top, ma una chitarra così, suonata molto, 'gets broken'. Io ho notato (giuro che non ci credevo) che tutte le fruje (slang sabaudo dei bassifondi per 'chitarre') che ho carburano meglio dopo sessioni di mezz'oretta almeno.. Ho scoperto prima il fenomeno della sua diffusione attraverso le varie riviste specializzate..

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    6. Va da sé che il consiglio di suonarla molto non incontrerà alcuna tua riluttanza.. O sbaglio?? 😎

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    7. Può darsi benissimo che i legni vadano in vibrazione meglio quando sono "caldi".
      No, nessunissima riluttanza :D

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    8. Forse non si tratta di calore in senso stretto (se non quel po' di calore trasmesso dal corpo a contatto). Nei casi migliori, poi, si carica magicamente di 'mojo'.. Perché le chitarre, io ne sono convinto, sono magiche..

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  2. Mi hai fregato sul tempo , ma è solo colpa mia e dei miei tentennamenti audio ( oltre le due settimane dal liutaio per l'action di ponte e capotasto ). Bella , davvero , e con il suono che ti aspetti. Ora , avendo comunque la triplo 0 in rastrelliera , mi comprerei comunque la sorellona simil sg 45 che come ricorderai turbò i miei sogni. Ma non trovandola in giro , fortuna volle che mi imbattei nella mia e non posso che esserne contento. Al più presto ve la presento per bene , senza specifiche dettagliate tecnicamente come nel tuo articolo , in quel campo sono mooolto meno ferrato di te. Che dire , complimenti , ora dovrai infilarla in qualche nuova v-jam . Oppure farcela sentire sul palco con il tuo gruppo di botanici :DDDDDDDD

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    1. I liutai hanno tempi biblici. Anche questa aveva bisogno di una aggiustatina all'action ma ho fatto da me (sul capotasto non avrei messo le zampe neanche io, ci voglioni attrezzi giusti e cognizione).
      Credo che il suo ruolo principale sarà proprio coi botanici! :D

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  3. Bella già si sapeva.. ma che suono!! Arpeggio e fingerstyle sono sicuramente la vocazione per questa chitarra di casa Sigma, ma anche nell'accompagnamento in strumming avrà sicuramente voce in capitolo!! Ottimo acquisto !!
    ;-)

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    1. Il suono è sempre opinabile, con lo zoom ho dovuto fare varie prove perchè non mi sembrava mai realistico. Il timbro è quello ma dal vivo è meno asciutta. Sicuramente non è una chitarra facile da registrare con uno scatolotto all-in-one.

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    2. beh devo dire che è un suono particolare e davvero ha (più di) qualcosa delle piccole Gibson, spero che sia così anche per le simil martin. Mi è piaciuta molto anche a plettro, tu poi sei migliorato ancora.

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  4. Mamma mia che BELLEZZA!!! Mi piacciono da morire quelle palettine in ivoroid con gli alberini antichizzati, non ho capito quale è la parte di acciaio lucido, forse parli della parte posteriore delle meccaniche? Non ho capito quanto ti è venuta, con questa direi che il tuo parco chitarre e saturo, se dai via qualche cosa famme sapé HEHEHEHE!!!

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    1. Le palettine sono fichissime, però non puoi reliccare solo gli alberini, o tutta la meccanica viti comprese o niente!
      Costo? Al cambio di un mesetto fa cento euro in meno del prezzo medio.
      Credo che venderò la Cort sfx5, non penso che possa interessarti gran chè :)

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  5. bella, anzi bellissima, suona proprio come mi aspettavo. Il signor Sigma è un demone tentatore che ha un certo fascino anche su di me, sto vendendo la tele e qualcuno se l'accatta mi sa che (non potendo far di meglio) ne arriva una anche a casa mia.
    tu dove l'hai presa? io ho guardato qui https://www.musicstore.de/INTERSHOP/web/WFS/MusicStore-MusicStoreShop-Site/it_IT/ms-it/EUR/ViewStandardCatalog-Browse

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    1. Io l'ho presa da uno store inglese, ma ormai con lasterlina non c'è più il margine che c'era un mese fa.
      Al momento il prezzo migliore in Italia mi sembra questo (in linea con negozi tedeschi ecc.):
      http://www.essemusic.it/Chitarre-Acustiche-Elettrificate/Sigma/LM-SG00/

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    2. Se vado avanti mi prenoto per un consulto.

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    3. il prezzo di essemusic è comunque buono (quindi tu l'hai avuta in pratica in regalo), anche se io ero più orientato a altri modelli che loro non hanno(tipo om o 00028). Stupisce anche di vedere un bel manico in mogano tutto di un pezzo, quando penso che Taylor lo fa in due pezzi (vabbè che la giunta è quasi invisibile e la funzionalità inaltaerata però...)

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    4. Non l'ho avuta proprio in regalo, ma 490 spedizione compresa era davvero poco (infatti ho ceduto! :D). Ora anche i prezzi inglesi sono risaliti e non si risparmia più tanto. Se uno avesse l'occasione di passare per Milano sarebbe un'occasione, andarci apposta costa più che farsela spedire.
      Il manico in un pezzo unico è sempre un bel vedere, ma mi sa più una pip nostra. La giunta alla paletta, se fatta come si deve, è ugualmente funzionale e si risparmia legno che non è infinito! In rete vedo che anche tra i liutai ormai è quasi la norma.

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    5. tra le Sigma hai dato un'occhiata a 000R-28V e SOMR-28H(all solid) ?

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  6. Bella e suona pure bene. Ma la tangona l'hai data via?

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    1. E che scherzi? La Tanga rimane!

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    2. E bhe, il furbacchione da via la Cort....la tangona se la tiene gelosamente 😁😁😁😁😁

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    3. c'ha pure il battipenna Fairbanks!!! ;)

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  7. complimenti! negli ultimi tempi ne parlavi troppo da non lasciar pensare che prima o poi saresti passato all'azione! dalle foto è davvero bella, questo sunburst sembra magnifico e anche la tonalità ambrata e che non sfocia invece in quel rossiccio che vedo in altre chitarre è proprio la mia preferita. ho capito la faccenda degli alberini anticati e il resto delle meccaniche no, ma in fondo è un cosa veniale, su.
    per il resto è vero, se non fosse per il battipenna in stile gibson, lo shape sembrerebbe avvicinarsi molto alla CEO 7. hai provato a confrontarla con la 0018v? le spalle di questa sono molto più strette?
    il suono che sento dalle cuffie è come lo descrivi tu, incentrato molto sulle fondamentali e, nonostante il tocco delicato, dà l'impressione di avere grosse capacità di bucare non appena ci scappa un po' più di viulenza ;)
    devo dire che anche amplificata mi ha sorpreso: decisamente credibile e omogenea su tutta la gamma, i bassi non mi sono risultati gommosi come spesso accade con sistemi super professionali. promossa su tutta la linea, insomma, azzeccatissima per l'utilizzo che ne farai.

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    1. E' stato come per la Tanga, lo sapevo che ci sarei cascato :)
      La faccenda degli alberini è del tutto veniale, li hanno anticati per avere l'effetto vintage, ma il resto delle meccaniche, placchette, perni e viti è normale cioè bello nuovo e lucido, un relic a metà.
      Il corpo è in effetti quello della CEO7, complessivamente un po' più abbondante della Gibson L00. Rispetto alla 00-18v i fianchi sono più scavati, le spalle un poco più strette, ma il corpo dal fondo all'attacco del manico è un filo più lungo. Non c'è una grossa differenza di dimensioni, ma il suono è tutta un'altra cosa. La 00-18v ha una voce più grossa con molti più armonici e ha sviluppato anche dei bassi corposi, questa invece è medio-acuta, piuttosto asciutta ma suona quasi più forte (il suono "ignorante"). Ricorda vagamente la voce gutturale con l'attacco immediato delle archtop tipo L5. Poi ha un bel manicone largo e una bella suonabilità, insomma è molto divertente. Soprattuto se ci fai delle cose ritmiche.

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    2. ecco, quanto mi piacerebbe un confronto con la Martin e (dato che ci sei) anche con la RK...

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    3. vabbè, mi darò da fare durante le vacanze di natale ;)

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  8. Bella! Davvero molto!
    Anch'io avrei gradito l'effetto nickelato anche nelle meccaniche :-)
    E sembra molto molto divertente da imbracciare e suonare!!!

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    1. Confermo. E' piccola ma non troppo, si imbraccia benissimo ed è anche molto leggera. Ha una tastiera bella larga adatta al fingerstyle e una ottima suonabilità. Peccato per il profilo del manico slim taper, avrei preferito un modified V più cicciotto, ma ci si abitua ;)

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  9. Bravo Perry !
    Negli scorsi giorni ho dovuto disertare il "scito" per il sovrapporsi di troppi impegni...sulla neve dalle 8.30 alle 16.30, live music per l'aperitivo e ancora live music dopo cena...praticamente un tour de force, e quando finalmente ho riaperto l'home page non ho potuto che gioire con te della bella novità.
    Io ero stato tra i pochi ad averla avuta sotto le dita a Cremona Mondo Musica, e sapevo che prima o poi avresti ceduto alla GAS...e hai fatto benissimo!
    Condivido tutto, compresa la voglia di suonarla, e sono certo che col vostro gruppo uscirà alla grande.
    In un'ottica personale io avrei certamente preso la sorella maggiore, ma ora proprio non posso farlo...c'è un'altra chitarrina che sta per insediarsi nel mio arsenale e ...va beh, ne parlerò in dettaglio a breve, ma se le premesse verranno mantenute sarà una vera BOMBA !!!

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    1. Sento che la gas è forte anche tra le nevi. Non vedo l'ora di avere notizie della tua nuova bomba!
      (Vogliamo un video mentre suoni sciando. Sappiamo che potresti farlo benissimo! :D)

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    2. Chi più di te potrebbe comprendere i miei attacchi di GAS seppur innevati ?
      In effetti anche io sono desideroso di raccontarvi del mio prossimo acquisto... Prossimo perché ancora non è nelle mie mani ma mi hanno promesso che sarebbe stata spedita questa settimana.
      Purtroppo servirà un po' di tempo perché arriva da molto lontano, direi dall'altra parte del mondo.
      Come puoi facilmente immaginare è stato amore a prima vista, perché a casa mia le chitarre non mancano!

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    3. Eh beh allora lo fai apposta, instilli curiosità a puntate, gassatore!!!
      ...dall'altra parte del mondo... mmh... Nuova Zelanda? :D

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    4. Bene, vedo che l'argomento comincia ad incuriosirti...ma in effetti quello sarebbe l'obiettivo. D'altra parte se non mi sfogo un po' con voi che condividete le mie passioni, con chi potrei farlo ?

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    5. e che t'aspettavi, che ti dicessi no no, non me ne frega una cippa?!
      Dai notizie!!! :DDD

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