sabato 18 febbraio 2017

ZeitGeist

Lo Spirito del Tempo (ZeitGeist, appunto) sembra condurre ad una sempre maggior intolleranza, ad un razzismo che evidentemente abita stabilmente in troppe teste e ad una corsa verso la follia criminale che si studia sui libri di storia
Paul Brady esegue un brano tradizionale irlandese in cui tre reclutatori inglesi promettono onori e privilegi a due cugini irlandesi (impegnati in una tranquilla passeggiata sulla spiaggia) che rifiutano educatamente le proposte di combattere sotto la bandiera inglese. Gli inglesi minacciano, gli irlandesi danno mano ai loro bastoni (shillelaghs, robetta pesante) e volano tre teste. A volte un cortese rifiuto non basta.
Mi sembra una esecuzione notevole. 


                                          


 

Ho sradicato gli orpelli e chiudo mostrando le due Yamaha FG180 di Paul Brady (a destra quella del video) fotografate in una liuteria irlandese per una sistemata solenne. . Altro che chitarra di liuteria.. Prendo cantonate solenni.

45 commenti:

  1. Gli irlandesi hanno la peculiarità di raccontare storie anche truci con leggerezza , tanto che se non sei madrelingua ( o leggi la traduzione ) potresti pensare a canzoni d'amore , e invece...non fate arrabbiare gli irlandesi , non sono teneri con chi li opprime. E a ragione , direi. Conosco Paul Brady , ma non questo pezzo . Ho frequentato la musica irlandese in gioventù , suonata e assorbita fino quasi al rigetto . La Kay McCarthty , titolare dell'ensemble con il quale suonavo fine 70 inizi 80 , ancora continua imperterrita la sua strada . Io oggi doso ben bene l'ascolto di tunes celtici , ma qualcosa è rimasto indelebile nel mio playing. E tutto sommato ne vado fiero :-)

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    1. Fantastico! Meraviglia assoluta, bravo Stefano.. Allora puoi dirmi se questo brano è in accordatura aperta di Sol o cosa? Io la suonacchio in standard tuning, assai meno redditizia in termini dinamici e di sonorità..
      Condivido la stima per la fierezza degli Irlandesi, insieme al gusto per un whisky serio. Alcune ballads sono confluite nel folk americano (e non poteva essere diversamente!). La storia della musica coincide con la storia dell'umanità ed è un valore assoluto, confortante.

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    2. Altre canzoni sono lagne insostenibili, né più né meno di musiche celtiche o pseudotali a base di ghironde e violini miagolanti. Ma quando c'è sangue, è roba spessa.

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    3. Natura è un mio personalissimo gusto di cui chiedo scusa, ma certe serate folk (celtiche) erano veramente di una noia sesquipedale. Ecco perché uno beve whisky.

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  2. Come ho detto non conoscevo il pezzo , ma mi sembra in open G dalle posizioni. Mimmo , il nostro esperto in open bo , potrà essere più preciso. Sul resto , hai colto nel segno : nei brani sanguigni si rimane molto coinvolti , in altri ci si annoia un po' , anche se gli irlandesi sono maestri della malinconia e a piccole dosi allieta l'anima, Troppa spinge al suicidio eheheheh Oltre al whiskey , come non citare la guinness ? Una sera suonammo in una scuola di musica , il compenso era talmente ridicolo ( ed eravamo 6 ) che fu rimpinguato da due casse della birra scura. Calda !!! Alla fine ce le scolammo tutte e finimmo la serata a fare blues e suonai anche l'armonica. Preludio al dividersi delle nostre strade.....

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    1. ops , ho messo una e in più nel whisky , se legge qualche feniano altro che 'a mazza int'a capa :DDDDDD

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    2. Si scrive anche così. Io ho affondato molte bottiglie di Jack Daniels, Bourbon e poi puro malto a botti. Totalmente privo di alcool da più di 30 anni, ci davo dentro da professionista.

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    3. si scrive anche whiskey , ma è quello americano. Sottigliezze , ma i puristi ci tengono. Anche io da ragazzo non me la cavavo male , ora il mio stomaco si ribella e devo essere molto attento. Ma ogni tanto , con le persone giuste , qualche sorso lo mando giù. Vino buono o rum. E magari poi si suona anche meglio. O perlomeno sembra di suonare meglio ;-)

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    4. Anche quello Irlandese si chiama whiskey, e devo dire che in Irlanda lo bevono anche durante il pasto, così come noi usiamo il vino....Quando da giovane stavo in Irlanda, quello che preferivo era il Puddy's

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    5. Quando avevo due soldi in più mi sentivo molto ricco e mi è capitato di pasteggiare a champagne. Questo spiega come ci si impoverisce rapidamente.. Però, nonostante amassi molto il whisky (bevevo volentieri il Glenfiddich, 30 anni fa) non sarei riuscito ad accostarlo a patate riso e cozze o alla fonduta. Al Nord hanno fegato..

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    6. Si ma se lo fumano con il whisky.....😁😁😁

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    7. Precisamente..☺ Io stesso ho corso il rischio. Non so se esiste ancora, ma bevevo il Tullamore Dew, in una specie di damigianetta in terracotta, a canna. Delizioso, ma io ero proprio un cretino..

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    8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    9. Ecco, non riuscendo a pubblicare la fotografia nei commenti, ho pubblicato la 'botticellla' porcellanata di Tullamore Dew nel post originale. Si legge Uisge Baugh, che in gaelico significa 'Acqua di Vita' per storpiature secolari è, chiaramente, divenuto 'whisky. Tutte queste spigolature sono off topic, mi rendo conto, ma aiutano a comprendere lo 'spirito' irlandese. Soprattutto quando lo imbottigliano..

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    10. Non l'ho mai provato, che dici si trova qui in Italia, mi sa però che anche se si trova costa un botto vero!?

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    11. Non lo bevo da più di 30 anni, ma di sicuro si trova in una buona enoteca. Lo producono ancora di sicuro. È un whisky piuttosto leggendario. Non credo sia più nella jar in gres porcellanato (era davvero bella). Ma una buona bottiglia la trovi anche su Amazon, credo. C'è tutto!

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    12. Acqua di di vita o Aqua vitae come dicevano i latini, che sono andati a rompere i coglioni fin lassù ('sti romani! :D)

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    13. Esiste anche nella 'brocca' (che è davvero molto bella). 700 ml a 53 € e 16 di spedizione (Amazon) credo sia un 8 o 10 anni. Non lo frequento da molto! 😊

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    14. La Pax Romana (antesignana della 'esportazione di democrazia') dove arrivava rompeva qualcosetta. Ne parlano ancora, in provincia di Cartagine..

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    15. Sulla pax romana, ci sarebbe da discutere, io onestamente non la paragonerei alle missioni di pace odierne, si è vero che anche i Romani invadevano per interesse, ma inglobano gli altri popoli nella propria cultura e prendevano parecchio dalle altre culture, integrando invece di isolare e ghettizzato, come avviene adesso

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    16. Diciamo che era un atteggiamento che secoli dopo avrebbe applicato Napoleone. Quando c'è di mezzo un Impero le cose si impongono, non si va per il sottile. Lo sanno in India, in Indocina, in Africa e in tutte le colonie del pianeta. È Storia: la fase di integrazione segue sempre a quella di disintegrazione.

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  3. Tutto insegna. E anche stasera ho imparato qualcosa....☺

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  4. Bellissimo pezzo, non facile da suonare e cantare insieme, anche perché non finisce più. Mi piace molto il timbro vocale, adatto, suppongo, al genere, e quasi improponibile in altri contesti. Molto molto intrigante anche il suono di chitarra e lo strumento, veramente un cannone, che cosa sarà? Avete visto il battipenna?

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  5. Dovrebbe essere open g, anche se a me (senza chitarra in mano) sembrava in la maggiore...

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  6. Ignoro di che razza sia quella spingarda.. Me la sono guardata più e più volte. Il battipenna tortoise ricorda vagamente la foggia Yamaha, ma ha un paio di sinuosità originalissime. Quello trasparente è come il golpeador delle chitarre flamenche. La chitarra è sicuramente di liuteria, secondo me..

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    1. Anche la paletta sembra quella delle vecchie Yamaha

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    2. Sì, con la 'v' molto ampia. Chissà però se le hanno fatto una scaloppine al fulmicotone..☺

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    3. Qui però usa una Lowden. O sbaglio?
      [video]https://youtu.be/HJ7Is1ZR_SQ[/video]
      Simpatico er roscetto..☺

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    4. Pare una Lowden e lui mi pare molto bravo a cantare queste cose.

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    5. Questa versione, evidentemente più "matura", ha più pathos e un canto meno convenzionale. Molto bella.

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    6. Altro che chitarra di liuteria! Mi sbagliavo di gran lunga..
      [Img]https://goo.gl/images/b2ojml[/img]
      Ecco le due giapponesissime Yamaha FG180 di proprietà di Paul Brady fotografate da The Guitar Workshop dopo una seria sistemata.. Quella di destra ha lo strano battipenna che si vede nel video.

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  7. Confermo che è in open G e ci sono anche delle tablature http://www.paulbrady.com/disco-1/tablature/arthur-mcbride/ anche se non mi sembrano molto accurate ...
    Ha un modo di suonare molto efficace, mescola in modo fluido strumming e arpeggi in tecnica ibrida, per niente semplice

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    1. Usa anche il crosspicking, che in sé non è impervio ma che, combinato con le altre tecniche di cui parli, lo diventa. Per me anche le tablature più semplici sono cinese estremo. Io non conosco la musica, metto le dita dove capita, però mi piace suonare la chitarra. Come tutti gli autodidatti, ho un deficiente come maestro e un coglione come allievo..

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    2. HEHEHEHE! che però spesso, insieme danno vita ad un chitarrista fantastico, in grado di suonare di tutto, con passione e senza conoscere una singola nota, ma essendo slegato da qualsivoglia teoria, spesso il suo approccio ai brani è più leggero, ma sempre molto personale..

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    3. Lo considero un augurio, grazie! D'altra parte in quarant'anni e fischia avrei almeno dovuto capirci qualcosa in più, ti pare? Non sono un talento naturale, anzi.. Vedremo come andrà il concerto al Carnegie Hall di settembre, poi ti dico..☺

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  8. Gli irlandesi non hanno mescolato solo il loro sangue in giro per il mondo, ma pure robuste dosi di musica che riaffiora anche dove meno te lo aspetti. E' una musica che ha qualcosa di ancestrale, tiene insieme con naturalezza semplicità e virtuosismo. Può farti saltare felice come un grillo fino allo sfinimento come ammazzarti di malinconia. Tutta la musica popolare americana ha un grosso debito col folk irlandese, e non solo quella.

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  9. "io non odio questa gente che ora devo combattere, e non amo questa gente che ora devo difendere..." Da: "un aviatore Irlandese prevede la sua morte" di William Buttler Yeats, (traduzione di A.Branduardi) il popolo Irlandese è fiero e dolce allo stesso tempo, pervaso da un'apertura verso gli altri, che difficilmente si riscontrano in altre nazioni del nord, compresi gli Inglesi, sarà che sono un po' i napoletani del nord, o sarà per il fatto che anche loro sono un popolo che ha sofferto molto nei secoli, fatto sta che tutto ciò li ha resi fieri ed li ha corsi intorno alle proprie tradizioni culturali, tra cui anche quelle musicali

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    1. Errata corrige:e li ha coesi intorno....

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    2. P.S. l'accordatura è una open G, confermo

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    3. Io non sono un sociologo, un etnomusicologo e ancor meno un antropologo culturale, ma mi sembra di poter dire (intuitivamente) che ciascun popolo affida alla propria musica parte della sua essenza e 'sensibilità'. Di volta in volta e a seconda del momento storico si trovano in musica le ninnenanne più delicate, slogan guerreschi, espressioni di rivolta, madrigali, sonate, sonetti, avventure, fiabe, misteri truculenti e visioni luminose.. Molti anni fa assistetti, nel parco intorno al Palazzo Reale di Rabat, alle prove di un gruppo folkloristico che si sarebbe esibito la sera. Non era difficile sentire echi 'Blues', melodie mediterranee, ritmi scuri, direi primordiali. Non so se quella è la radice di ogni possibile espressione musicale, ma sono contento di sapere che la musica esiste, che basta appizzare l'orecchi per sentire che qualcuno ti sta dicendo qualcosa e che quel qualcosa arriva daL fondo del Tempo, assai prima che Omero mettesse il suo jack nell'ampli..☺

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  10. Certo che gli inglesi non è che si facciano tanto benvolere..
    Bella la ballata con le tipiche cadenze irlandesi che si ritrovano in molta parte della musica folk americana. Sopratutto nei tradizionali dei monti Appalachi dove forse in larga misura si indirizzo l'emigrazione?

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    1. Buondì Max.. No, direi i 'brits' - anche prima della Brexit - risultino lievemente duri da digerire.
      Quanto agli Appalachi, so di aver letto e ascoltato molto tempi fa qualcosa sul sito della Smithsonian Folkways (sezioni ricchissime di ogni genere, specie, dettaglio di musica dello popolo, con tutte le registrazioni sul campo iniziate da Alan Lomax). Gli irlandesi (come gli scozzesi) si sono sicuramente stabiliti sulla costa orientale e nell'entroterra, che ospita appunto quella catena montuosa (una specie di super Appennino!) pressoché parallelo alla costa Est.
      Se trovo qualcosa, lo pubblico volentieri..

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    2. Intanto, ecco il pons asinorum..☺
      https://en.m.wikipedia.org/wiki/Appalachian_music

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  11. Bella ed ipnotica. Adoro da sempre la musica irlandese.

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