giovedì 20 aprile 2017

Ride Molly Ride




A parziale (o totale) consolazione delle tribolazioni kafkiane in cui tutti prima o poi ci imbattiamo, segnalo questa giovane artista. Sicuramente la conoscete benissimo, siete Cookers raffermati, io invece da burba arrivo buon ultimo nel fare ascoltare la bravissima Molly Tuttle..


105 commenti:

  1. e invece io non la conoscevo...bravissimi, tutti davanti a un microfono, senza tante balle.
    Il contrabbassista, vista la corporatura, forse abita dentro al suo strumento e accede al suo living da una porticina sul retro.

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    1. Casa e bottega, come usa dire.. ☺

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    2. E neanche io ! Flatpicking alla stragrande... sono andato a leggermi qualcosa , è una polistrumentista che suona sui palchi da quando aveva 11 anni , e a 13 già aveva inciso il primo album. Bravissima , non c'è che dire. Beata ignoranza :-))))))
      Grazie Cla' , bella dritta

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    3. Dovere.. Io sono inciampato nel secondo video per sentire quella Martin D18 del '38 (dimmi cos'è sta colubrina atomica, per piacere!) e ho fatto questa 'scoperta'.. Secondo me è davvero mooolto brava.

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    4. Parlando da gasista professionale, segnalo che nel primo video suona una Huss & Dalton. Tipo Eko, grosso modo..☺

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    5. @Stefano: non è flatpicking ma usa la tecnica del clawhammer (usato in genere sul banjo, più raro, e complicato, sulla chitarra)

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    6. mi riferivo al primo video naturalmente

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    7. Sì, nel primo video senza dubbio..

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    8. Colpire con il dorso dell'unghia la corda in questo modo è davvero complicato..

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    9. Sul banjo è un po' più semplice: tra le corde c'è più spazio, sulla chitarra è veramente complicato, ma quei pochi musicisti che lo sanno eseguire con naturalezza ottengono una ritmica gradevolissima anche se limitata magari ad un certo genere folk.
      Sul banjo ogni tanto ci provo, ma mi mancano un po' di informazioni su come gestire il sol di risonanza (la corda più sottile con meccanica in sesta posizione)

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    10. Il clawhammer sulla chitarra è imparentato con la tecnica flamenca, per quanto possa apparire paradossale, è così.. La mano si apre di scatto e colpisce e arpeggia e 'strumma'.. Una tecnica mista, molto dinamica, molto ritmicamente efficace.. Io ci sto provando da una trentina di anni. Zero Carbonella.

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    11. interessanti commistioni

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    12. @Max: qui quattro ragazze e sei microfoni e non un larsen! Porca paletta!

      [video]https://www.youtube.com/watch?v=cAaD7tTmyug[/video]

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    13. Ecco una ripresa più 'pedagogica' sul clawhammering.. La registrazione della voce è modesta, cosa che non spiacerà a @perrynason. In effetti, la ragazza ha la vocina di un lemure 😎
      [video]https://youtu.be/xbaAmr9LXKA[/video]

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    14. Soprattutto non mi dispiace quella LG2 appesa al muro...!

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    15. Verissimo! ho pensato a te vedendola, ma capirai bene, mi sono distratto.. Comunque, se la cosa può confortarti, è una delle mie chitarre 'elettive', anche se trovo totalmente irragionevoli le quotazioni raggiunte. Gonfiate, spudorate anche in presenza di mezzi rottami da ricostruire..

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    16. Che poi non è che suonino tutte bene. Innanzi tutto erano chitarre economiche pensate soprattutto per studenti o principianti, poi come spesso avveniva in casa Gibson, si sono accavallate varie versioni non tutte appetibili (magari quella appesa al muro è una LG1 del dopoguerra col ladder bracing). Insomma non erano niente più che chitarre "oneste", però hanno una forma e dimensioni secondo me ideali, che abbinate a quel sunburst killer le rendono irresistibili. E quando trovi quella giusta invecchiata bene...!

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    17. Concordo. Le Little Guitars erano chitarre rispettabilissime, ma vai a imbroccare quella giusta.. Spesso su Reverb vedo dei cartoni improbabili: te la vendono al prezzo del tartufo ed è una patata americana tutta ammaccata e zeppa di cracks, manico bistorto.. Ricordo bene che la indicavi come tua chitarra da palco ideale (poi arrivò la Sigma!😉) e penso tu avessi e abbia tutt'ora ragione. Noi apprezziamo le chitarre 'piccole', non possiamo non considerare le LG.. Ma io comprerei anche una Caballero del '64.. Mica per niente: è mogano e ha quella porca paletta che mi garba assai.. Eh, lo so, sono un feticista!

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    18. Ma comprerei anche una Maurer - Larson Bros parlor.. Slotted head, degli anni '30/'40 max.. Erano davvero perfette..

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  2. Sarò anche "raffermo" ma anche io non la conoscevo, ed è brava parecchio, vuol dire che ormai sono buono solo per il pane grattugiato, HEHEHE 😁😁😁

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  3. Raffermato, non raffermo..☺ Un Cookers di carriera come i militari, un servitore della causa, che ha giurato sul catalogo Martin! Son ben più 'frollato' io coi miei 60 e un pezzettino..

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    1. Uno che ha prestato giuramento sul catalogo Martin..
      Bellissima, mi fa scompisciare!!
      Anche io non conoscevo Molly, e sto leggendo tutti gli interventi e guardando i video, mamma mia, quante cose da capire e da imparare!!
      ;-)

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  4. Nota a margine. La signora Tuttle è anche molto carina. Cosa che i Cookers apprezzano oltremodo, no?

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  5. Concorso maschilista: qual'è la nostra miss chitarrista? Insomma la più bella? Molly Tuttle, Lisa Hanningan, Sara Jarosz, Aoife O'Donovan, Eva Holbroock ? (e chi più ne sa più ne metta)
    per me la più bella è...è...be' dite prima voi.

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    1. Però non è maschilismo, è esercizio del buon gusto, apprezzamento estetico. Non credo possa dispiacere..

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    2. Sarà il genere musicale, ma sembrano tutte così austere, minimaliste, liceali o matricole della Performing Art School.. Quei vestitini, il faccino acqua e sapone.. Manca la cuffia bianca e sembrano delle ragazze Amish..

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    3. però anche Eva Holbroock...bella come la musica che riesce a tirare fuori dal suo mandolino.

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    4. Ah, io ho una scuffia per Sarah Jarosz dai tempi della cover di Crossing muddy waters. Aspetto solo un suo cenno per mollare tutto e imbarcarmi sul primo battello per il nuovo mondo! (come dite? Hai voglia ad aspettare, eh!) ;)

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    5. vero...forse mi piacciono anche per questo. Ma sopra ogni considerazione queste ragazze sono delle musiciste con i fiocchi, lontanissime dalla immagine ammiccante di certe pop star, fasulla e volgare.

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    6. Sicuro, sicuro.. Rigorose e terribilmente professionali.

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    7. Andrea, ma hai visto il tipo moretto che suona il violoncello con la Jarosz?
      Hai un terribile concorrente...

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    8. Poi ditemi anche di quella signora ormai ottantenne, che vibra come una cutrettola, scampanellando fresca e potente.. la Signora Martin, insomma. È del '38..

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    9. Claudiogiorgio, te l' ho gia' spiegato nel post piu' sotto ed anche se tu fai finta di non aver letto (cosa impossibile) te lo ribadisco: sono ragazze abituate ad una vita normalissima, di famiglia, fin dalla piu' tenera eta', anche in contesto musicale. Non hanno nulla da spartire con le cosiddette artiste pop costruite ad arte da chi le propone per farsi una barca di soldi e basta. E' normale che siano acuqa sapone: sono persone "normali" . Se poi vui rispondere o meno fa pure come piu' ti aggradisce. io gia' te l'go detto su Feisbucpio, se ti do' fastidio. o ti da' fastidio solo il rispondermi od altro, beh, cancellami, SArei piu' contento. Il "non-cagamiento" mi
      innervosisce e mi fa bestemmiare come un turco! Un turco-napoletano, ovviamente...

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    10. max, sono in tanti che le ronzano intorno, non ultimo quel marpione di Chris Thile che sta sempre ad invitarla al Prairie Home Companion!

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    11. ovviamente ti rispondevo all' osservazione di 7 post sopra, ma come al solito nel frattempo hanno postato altri...

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    12. Anche perche' se non lo farai te, lo faro' io. Ti ho gia' detto che per "amici" voglio persone cha "cagano" e chi non "caga" non viene piu' " cagato" ma cassato, se non cassa...

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    13. Io non cancello nessuno. Mai. Te l'ho detto. Lo ripeto adesso. Se le conosci così bene, queste prodigiose ragazze della prateria, rivolgi a loro la tua attenzione, non a me.

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    14. Ne convieni?!? Eh gia', non me ne ero accorto, ma gia' hai ragione: in effetti c'e una grande differenza tra te ed esse, eheheh, non lo avevo notato. Che distratto! Ok, rivolgero' a loro allora le mie attenzioni, chissa' che non ci scappi qualcosa che tu non mi puoi dare, eheheh...magari una love story, chissa'...
      Scusa eh? Se mi son permesso di intervenire nel tuo topico, ti giuro che non mi permettero' maaaaaaaaaaaai piu'!

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  6. E cosa c' e' di strano, a Cla'?!? Non lo sapevi che negli Usa, specie nel Chentachi e nel Tennessii, ma anche nel Nort Carolain, nonche' in Virginia ed in genere lungo tutta la catena dei Bluee Ridge, e nell'Appalachia in generale TUTTI i componenti della famiglia suonano uno strumento, chi la chitarra, chi il mandolino, chi il bengio, chi il violino, chi il contrabbasso?!? E questo from the cradle?!? Guarda: la piu' scrausa delle donne chitarriste di quei sperduti contadi statunitensi vale almeno cento dei migliori chitarristi uomini nostrani! Soprattutto di quelli che si professano "professionisti" e magari poi ti annoiano per ore esibendosi nel loro masturbamento preferito...
    Poi e' risaputo che le donne sono superiori agli uomini di molteplici unita'!
    Nella fattispecie guarda Maybelle Carter, della Carter Family, del Carter Style: e' lei che ha inventato il Country. Senza di lei non ci sarebbe ne' la Country Music, ne' il Bluegrass moderno, ne' Lester Flatt, ne' Tony Rice, ne' Doc, ne' Blake, ne' White, ne' Crary e...beh, ma ssi, va', mettiamocelo pure, non esisterebbe nemmanco Beppe Gambettuccia ed inoltre Peppe D' agostino non avrebbe mai scritto il suo manuale sul flatpiching e sul bluegrass...

    Insomma...e' normale trovare una donna in gamba con la chitarra, il difficile e' trovare degli uomini...

    Ah, per il fatto dei cukidents, cioe' se apprezzerebbero o meno Molly per le sue qualita' femminili, beh...ma tanto cosa vuoi che se ne importano piu' alla loro eta'?!? Ahahah... non te ne sei accorto che l' eta' media in essere e' pressoche' matusalemmica?!? In altri verbi, la pace dei sensi e' alle porte. Con buona pace della mano sul manico. Della chitarra.-

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  7. Conosco. E anche io ero incappato prima nel secondo video e poi...
    Molto brava certo, e carina pure, anche se ha uno di quei timbri vocali col tremolo che non mi piacciono molto. Ma mica si può avere tutto!
    Tra l'altro - giusto per alimentare la gas - nel primo video usa una specie di clone di quella D-18 che prova nel secondo video. Red spruce e Mahogany, of course (di corsa!):

    [img]https://artisanguitars.com/sites/default/files/guitar_product_images/IMG_5483.jpg[/img]

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    1. Huss & Dalton, TDM Custom with Thermo-cured Red Spruce and Mahogany

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    2. thermo-cured, baked, torrefied, vintage tone system, vedo che ognuno la battezza in modo diverso, la tostatura ;)

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    3. La Yamaha chiama il suo tipo di rosolatura Acoustic Resonance Enhancement. Senza cipolla, con tofu naturale..

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    4. e comunque il giorno dopo, riposata, è ancora meglio.

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  8. [video]https://www.youtube.com/watch?v=-3Y7F5JJRcM[/video]
    [video]https://www.youtube.com/watch?v=SmCoVwJeOgY[/video]
    Clawhammer. Mi sono reso conto, durante i miei goffi ed inutili tentativi di imparare questa tecnica, di quanto sia legata alla cultura musicale da cui nasce. Ammesso di impadronirsene, sarebbe praticabile solo in quel ristretto ambito? Come si fa ad esportarla? Operazione complicata, ma poi avrebbe senso?
    "Nondum matura est" dice la volpe guardando il grappolone di'uva fuori portata.
    Altra dubbiosa considerazione: ci sono culture musicali talmente forti che arrivano a sviluppare tecniche specifiche. Come il flamenco che ricordava Claudio o, appunto, la musica irish. Ma noi di che cultura siamo? L'unica specificità è la musica napoletana con le sue particolari armonizzazioni? Eppure non siamo tutti napoletani...dubbi, domande, in una parola: pips.

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    1. Be , noi abbiamo la nostra cultura come chiunque altro , e come e forse più degli altri popoli abbiamo subito decine di influenze per la nostra storia. Senza tornare ai canti ambrosiani o gregoriani , dalla monodia accompagnata della camerata dei bardi derivò il melodramma con tutte le sue ramificazioni , strumentali o cantate che fossero , fino all'opera buffa , nata a Napoli . Per la musica meno colta , diciamo che quella napoletana ha un posto principe. Ma non di meno , anche se meno esportata , è importante quella Sarda , ad esempio. E poi le influenze di cui parlavo , al nord dei celti e al sud arabe o africane. Insomma , la musica segue la storia , così come in america si sono fuse le tradizioni degli schiavi neri con i retaggi celtici o anglosassoni. La musica si muove con i popoli , e solo in qualche remoto villaggio dimenticato in qualche giungla potremmo trovare musica autoctona che non cambia da millenni.Tra qualche decennio , vista la globalizzazione , non ci saranno più molte differenze nella cosiddetta musica pop , e già lo si può riscontrare accendendo la radio. Non esaltiamo più di tanto sti ammerricani , che già lo sono (troppo ) di loro :-))))))))))

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    2. Begli esempi, 'zidenti.. La mia preferenza va al secondo video (a parità di tecnica). Detesto il tapping, ma ciò è del tutto irrilevante: qui è discreto e poco presume di sé, inneggiando - tra l'altro - alla gioia.
      Francamente? Non so se reggerei un'ora di clawhammering estenuante. Tuttavia è una gran bella freccia da scoccare, come detto: bisogna combinare il 'martellare' con 'l'unghiata'. Roba impervia, ma di sicuro effetto espressivo.
      Ciò detto, permettimi di essere blasfemo: siamo in ambiente fingercooking o fingerpicking quando non in fingerstyle. Bene. Io però ho questa curiosità immonda: per ottenere quelle sonorità così esplosive e scampanellanti e nette (come se la corda fosse al fulmicotone, ma fresca e allegra) più volte ascoltate da chitarre Folk (mi riferisco alla D18 del '38 suonata dalla Tuttle, in particolare) che demonio di plettro si deve usare? Dev'essere in carborundum o almeno di granito.. I plettri medi che io uso non hanno quella presa sulla corda e sembrano i plettri usati da Django con le sue Selmer-Maccaferri.. Hai/avete dei consigli? Grazie!

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    3. Cioè, i plettri che Django usava possono essere della stessa razza di quelli dei Bluegrass Guys.. Ecco, la sostanza è questa..

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    4. non dimentichiamoci le mani che reggono il plettro, di qualsiasi misura esso sia... ;)

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    5. Beh, lo davo per scontato, Mirco.. E il polso, il polso.. Comunque, tu hai qualche dritta?

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    6. No, evidentemente no. Stavo pensando che è un peccato che la Tuttle sia endorser della Huss & Dalton e non della Maton, altrimenti potrebbe imparare un paio di accordi da Emmanuel, povera piccola..
      [video]https://youtu.be/pAySlpgfgBU[/video]

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    7. Per suonare a quel modo bisogna plettrare rapidamente tenendo il plettro perpendicolare alla corda e cercando di "spaccarla" introducendo il plettro "dentro", tra le corde, e non semplicemente inclinandolo per attraversarle per evitandone di misura l'attrito (come nel Jazz). Inoltre il plettro deve essere duro, almeno 2 millimetri o poco meno. gli ideali sono (per me) i Dunlop di plastica color viola e lilla, rispettivamente da due mm e 1.5 mm.
      Personalmente, pero', io li accorcio leggermente con la carta vetrata arrtondandone un po' la punta, accorciandolo di almeno 3 mm, in maniera da essere tutt' uno con le dita.

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    8. Steve Baughman... un pazzo avvocato che vive in una barca nell'oceano pacifico e che si muove senza scarpe..... Luciano hai ragione, ad un work shop con Steve Kaufman, ci ha spiegato che lui il plettro lo affonda tra le corde di almeno un centimetro abbondante, quasi sino a toccare le stesse con le dita, e poi si appoggia alla corda sottostante senza farla suonare. Ma lui suona da quando aveva tre anni.....

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    9. Si, caro Stefano! Steve e' davvero un fanatico del flatpicking e in gioventu' lui e la chitarra in tal senso erano un' unica cosa, tanto ha desiderato emergere in questa tecnica. Alla fine ce l'ha fatta ed e' diventato uno delle massime autorita' in campo. A guardare la letteratura in merito si direbbe che il 70 per cento dei manuali sul flatpicking li abbia scitti lui, eheheh. Ha vinto diversi campionati sul Bluegrass, ma anche se e' divertente ed entusiamante vederlo suonare, a me non piace particolarmente la sua impugnatura del plettro, preferisco il gioco di avambraccio di Doc Watson, il lavoro di pollice ed indice sul plettro di Tony e la grande souplesse, inarrivabile, di polso di Norman Blake, specie nel cross-picking e naturalmente la loro tipica impugnatura col medio proteso in avanti a controbilanciare e con il mignolo a sfiorare il cantino e il pickguard, come punto di equilibrio della mano, caratteristica che condividono con la maggior parte dei flatpicker "ortodossi" e che caratterizza anche lo stile di Tommy Emmanuel, il quale anche per quanto riguarda il flatpicking non e' secondo a nessuno!!!
      Anche Brian Sutton ha una plettrata alternata robusta e muscolare ed ora che mi ci fai pensare, in campo chitarra elettrica, anche Ritchie Blackmore aveva una maniera simile di usare il plettro sulla Strato. Per questo il suo stile e' sempre risultato ostico ed inimitabile ai piu', soprattutto per chi e' abituato a suonare in punta di plettro.

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  9. Discorso vasto e complesso, Max.. Parlando in soldoni, direi che la nostra cultura musicale gravita grosso modo intorno allo zumpappà. Pur essendo eredi di una sterminata e preziosissima produzione secolare di musica eccelsa, credo che lo standard sia stato genialmente sintetizzato e fissato proprio da Giuseppe Verdi. Il melodramma è stampato nel carattere nazionale. O la marcetta di Mameli. Ovviamente parlo di caratteri più facilmente individuabili, riconoscibili. L'enorme tradizione napoletana contiene raffinatezze che vanno ben oltre il cliché 'sole, pizza e ammore'..
    Quanto alle tecniche e agli strumenti, io ho l'impressione che ciascun 'genere' musicale (messicano, africano, irish) 'sceglie' per così dire i suoi strumenti e il modo di suonarli (pensa alla differenza tra il fiddle e il violino, che pure sono la stessa cosa).. Ogni cultura evidentemente ha un suo suono caratteristico e crea o individua quegli attrezzi che le consentono di realizzarli.. Non so se quello che ho detto ha molto senso.. Però è anche mattina presto, dai..☺

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    1. E' che ci pensavo ieri sera mentre mi rigiravo nel letto. Poi mi sveglio presto e il pensiero è ancora lì a lambiccarsi in testa. Buona giornata.

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    2. Dimenticavo: il paraponziponzipò è un connotato essenziale.. ☺
      Bravissimo @stefano, excursus convincentissimo assai.. Buona giornata a voi

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    3. Buona giornata a voi , cookers mattinieri :)

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  10. Ah, s'io potesse durmì.. A proposito di musica sarda, alcuni anni fa ad Oristano ascoltai un chitarrista (non usava una chitarra sarda) che suonava con una accordatura aperta in SI bemolle. Fantastico.. Non avevo mai sentito sonorità così strampalate ma, come dire, striking..

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    1. I Sardi sono , nonostante storicamente un popolo chiuso ( su un isola...) , molto sperimentatori anche se attaccati tantissimo alle tradizioni. Oramai sono anni che , grazie ad un amico , passo le ferie in Sardegna , lontano dalle zone turistiche e a contatto con la gente del posto . Sono passati 40 anni dal mio primo "sbarco" nell'isola , e continuo a reputarla un posto incredibile.

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    2. Mio suocero abita lì, quindi da più anni frequento e apprezzo.. Da molti più anni, però, percorro la Sicilia (mia zia ha lì una casa di vacanze). Pur essendo tutti 'isolani', i caratteri sono, mi sembra, diametralmente opposti. A un carissimo amico sardo dicevo infatti che tanto orgoglio e fierezza (si parla da tempo di 'sardolicesimo') sono senza dubbio un valore, possono tuttavia costituire un limite.. Ma quel che penso io val meno di nulla e ognuno veda un po' di pensarla come vuole..☺ ☺

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    3. Bellissima anche la Sicilia , che seppur in maniera minore ho girato anchessa in lungo e in largo. Be , sono si due isole , ma molto diverse. Geograficamente e , quindi , storicamente . La Sicilia è vicinissima al continente e situata nel bel mezzo del mediterraneo , ecco quindi che dai greci ai cartaginesi , finivano tutti li. Persino Garibaldi... La Sardegna invece è molto più isolata , o almeno lo era nei tempi antichi ( ma pure oggi , li possino ) e con una popolazione concentrata a difendere le coste e le greggi piuttosto che solcarne i mari circostanti. Da qui una storia totalmente diversa . Poi , su come la pensano le persone , ampia libertà. Almeno fino al momento in cui non sconfinano nelle mie libertà :-))))))

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    4. E comunque, anche Garibaldi la Sardegna l'ha conosciuta fino alla noia, no? 😎

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  11. Grazie Luciano .. Li cerco senza dubbio.. Mi manca indubbiamente la velocità, ma non devo fare nessun campionato..☺

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    1. Ah, per "rapidamente" intendevo naturalmente in relazione al singolo movimento del polso che guida la mano plettrante, non certo alla sequenza di note da plettrare piu' o meno rapidamente. Per avere una visione chiarificante e' utile guardare i video dal vivo di Tony Rice insieme ai suoi vari gruppi: il suo fraseggio esce sempre chiaro e forte emergendo sempre dall' ensemble che lo circonda.

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    2. Rice è unico. Guarderò e ascolterò volentieri. Intanto ho trovato i plettri Wegen, conosci?

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    3. Comunque io non cerco funambolismi stravaganti. Mi basterebbe ottenere, anche con fatica, quel suono così schietto: una raffica allegra, tagliente..

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    4. Si, lo conosco il Wegen. Un tempo li usava anche il grande Tommy, un tempo. Io ne ho due ma li trovo troppo spessi, forse vanno bene per suonare il basso, eheheh.
      Comunque dai un' occhiata a 3:00 di questo video di Tony Rice, qui si vede chiaramente il lavoro della destra e le note costituisconmo un assolo non difficile, anche perche' non c'e' virtuosismo ma, come al solito per quanto riguarda lo stile di Tony, solo note finalizzate al pezzo.
      Il brano e ' Blue Railroad Train - al tempo dei The Tony rice Unit.
      https://www.youtube.com/watch?v=yhI-4Agmax4l

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    5. Io ho preso quelli spessi 1,2 mm. Mi sembrano adeguati.. Poi, insomma, sono plettri, mica diamanti! Ascolterò domani il brano che suggerisci.. Adesso sono davvero esausto perché sono in pista da stamani alle 3 e mezza.. Grazie ancora, buona serata..

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    6. Beh, io uso anche quello rosso, sempre Dunlop, da mm 1.14, ma lo accorcio sempre e riappuntisco, solo cosi' sento che abbia la durezza minimo sindacale che necessita un plettro da flatpicking. Poi e' questione d'abitudine ed io stesso a volte non riesco a scegliere il "plettro giusto" pur avendone una scatola di oltre 500 pezzi, di ogni genere e dimensione. Ma chissa' perche' vado a finire sempre su quei tre della Dunlop. che poi sono economicissimi ed anzi, il mio negoziante me li regala spesso!.
      Ok, 'notte. E grazie a te.

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  12. [video]https://www.youtube.com/watch?v=yhI-4Agmax4[/video]

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  13. ho in canna questa battuta loffissima da quando ho letto il titolo del post, è più forte di me: Molly, ma che te ridi?! (scusate)

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    1. Hai fatto bene a far fuoco.. La mia intenzione era naturalmente quella di ricordare Ride Sally Ride, ma ho piazzato due virgole in più.. (Non ne sono sicuro, e spero non sia vero, ma Molly Tuttle ha dovuto curarsi un cancro vigliacco. Quindi la tua domanda 'che ti ridi?' ha trovato una risposta pertinente! 😊)

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    2. accidenti, me ha ben donde allora.
      passando invece a cose ben più futili, Mustang Sally la associo indissolubilmente al film The Commitments, alle scene in cui fanno le prime prove del gruppo e lavorano sull'accento marcatamente irlandese delle coriste che cantavano roooid sally rooid! ;) uno dei miei film preferiti tra quelli che raccontano il mondo matto dei musicisti.

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    3. Corretta almeno l'interpunzione.. Speriamo sia di buon auspicio, una risata.. Si sa mai..☺ ☺

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    4. Gran film, mooooolto apprezzato.. Pieno di musica coi baffi alla Bismarck e attori/cantanti diretti magistralmente oltre che bravi per i fatti loro.. Appena capita da qualche parte, lo vedo volentierissimamente per la dodicesima volta..☺

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    5. Errata corrige: la Molly Tuttle di cui dicevo relativamente alla malattia è un'omonima, che si occupa di malattie professionali: anche lei non è malata. La cosa ci conforta.

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  14. Ascolto solo ora, tutto molto bello, voce forse non di grande personalità ma comunque adatta al genere (in pratica fa un po' le parti del fiddle), il clawhammer è un di più nel senso che aggiunge un tocco di archeologia appalachiana, decisamente meglio il flatpicking con quella D18 notevolissima.
    Tornando sul tema dei plettri che ultimamente mi sta molto a cuore direi che è difficile riprodurre un suono del genere con un plettro medio, il plettro deve essere duro e poco importa se si dovrà dosare di più la presa e il tocco nelle parti in strumming per non farlo sembrare troppo sferragliante.
    Non ho mai provato il wegen bluegrass, quello con i fori, ma devo dire che mi ha sempre attirato molto, perché ha anche la forma che preferisco. Io mi trovo molto bene con i plettri D'andrea in celluloide da 1,5 mm (anche sul mandolino e sull'elettrica cerco di usare ovunque lo steso plettro). Non si trovano facilmente ma almeno a differenza dei Wegen costano poco.
    https://www.amazon.com/DAndrea-PRO-346-Rounded-Triangle-12-Piece/dp/B000EEJFN0
    altro plettro che secondo me bisognerebbe testare è il Dunlop primetone
    https://www.amazon.com/Dunlop-510P1-5-Primetone-Standard-Sculpted/dp/B00JB4WFIG/ref=sr_1_7?s=musical-instruments&ie=UTF8&qid=1493019493&sr=1-7&keywords=dunlop+primetone
    io Uso anche il Dunlop Jazztone 207
    https://www.amazon.com/Dunlop-JazzTone-Guitar-Picks-6-Pack/dp/B010TKR9X6/ref=sr_1_2?s=musical-instruments&ie=UTF8&qid=1493019549&sr=1-2&keywords=dunlop+jazztone+207, ma è u po' troppo rigido sull'acustica e poi tende a diventare molto liscio e mi sfugge di mano. Comunque tira fuori un suono molto buono suonando a nota singola.

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    1. mah...!
      io i plettri me li ritaglio ancora dai cd vecchi; per il mio modo di suonare sono quelli con cui mi trovo meglio. Hanno un solo difetto:diventano trasparenti (un po' nel ritagliarli e un po' nell'uso perdono l'argentatura). Se mi cadono, buonanotte, non li trovo più.
      Devo trovare il modo di colorarli in modo stabile.

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    2. Io non ho cd vecchi da tagliare e neppure la biacca stabile con cui colorarli. Sono il solito fesso.

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    3. be' pure un cd nuovo puoi usare: per quel che costano...
      Da un cd esce la bellezza di 13 plettri
      https://www.accordo.it/article.do?id=29808
      ah...bei tempi, nostalgia canaglia.

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    4. Sai com'è, Max, per una serie di circostanze fin qui troppe volte menzionate, non sono padrone del mio tempo. A conti fatti, ammesso che io abbia anche un cd vecchio, non ho tempo di caverne 13 o anche meno plettri. Mi occorrerebbero almeno due o tre attrezzi adeguati, perché per ogni pezzo ci va l'attrezzo (diceva mio padre buonanima). In 5 minuti ho acquistato 4 plettri Wegen su ebay, spero arriveranno presto. E più ancora spero di trovare almeno un quarto d'ora al giorno per gli esercizi (eufemismo spudorato) necessari. Nel frattempo, ho lavato tutti i piatti, preparato la lavatrice, organizzato un menù civile, passato lo straccio in cucina.. Sai, quando ne hai maggiormente bisogno, le badanti che seguono mia madre danno forfait o si intrattengono in conciliaboli lontanissimi dal mio interesse. In data odierna.,

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    5. Capisco. Ci sono passato.
      Be', per aiutarti, vedila così: con i fatti di casa risparmi la palestra.

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    6. Uuuuuuuuuuuhhh.. E chi ci ha mai messo piede, in palestra? Anche se, con un anno e più di badantaggio, una quota maggioritaria di una palestra me la sarei aggiudicata eccome.. ☺

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    7. Mandami privatamente il tuo indirizzo che ti spedisco io, omaggio della ditta, dei plettri handmade, altro che ebay...va mo là

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    8. Gentilissimo, direi Curiale, altro che Reverendo! 😉 però non conosco il tuo recapito mail ora sms e non so come posso inviarti il mio attraverso Blogger.. Davvero squisito, anyways..

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    9. Quindi, per togliermi dalle peste, ecco: cbertasso56@gmail.com. Ti invierò l'indirizzo..

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    10. Ottime imbeccate Giancarlo. io ho cominciato ad interessarmi ai plettri in modo più serio solo da quando strimpello il mandolino. finora il mio preferito è un Dunlop big stubby 2 mm ma più per il suono un po' più 'grosso' sul mandolino. Come feeling, da neofita, mi sembrano ancora un po' tutti uguali, tranne uno minuscolo Dunlop 204 jazztone, che a volte mi sparisce proprio tra le dita. Mi incuriosisce molto il primetone triangolare (https://www.amazon.com/Dunlop-513P1-5-Primetone-Triangle-Sculpted/dp/B00JB4WAR2/ref=pd_cp_267_2?_encoding=UTF8&pd_rd_i=B00JB4WAR2&pd_rd_r=6MPQW4W8GNT5P6Y9Q0HQ&pd_rd_w=r88SA&pd_rd_wg=fl7K5&psc=1&refRID=6MPQW4W8GNT5P6Y9Q0HQ) ma sarebbe da ordinare.

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  15. Oh, grazie Giancarlo! Naturalmente, Wegen - mi arriverà a breve - o no, nel mio caso si tratta ovviamente di provare e riprovare, cosa che del resto faccio da 40 anni senza esiti apprezzabili :))
    Mi incuriosiva non tanto riprodurre 'quel' suono Bluegrass (avevo pensato anche io ad alcuni plettri corti per mandolino) e poiché non amo affatto thumbpicks e unghioni, mi serviva un parere competente. L'ho avuto e dunque grazie ancora..
    PS.. Quella 18 del '38 è notevole di suo: aggiungo che ciò che la Tuttle 'perde' nella vocina, guadagna nel flatpickin' che ha qualcosa di spudorato.. ☺ Si sa, non ci sono più le flatpickers di una volta..

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    1. certo la pratica continua aiuta molto di più di qualsiasi plettro, ma anche il plettro vuole la sua parte. Mi farebbe piacere una recensione/prova del wegen quando ti arriva.

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    2. Sicuramente.. Non ho molto tempo, ma contaci.. Buona giornata

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    3. Caro Claudio, mi sono permesso di pubblicare un mio piccolo pezzo, "Il fiume", per mostrarti chiaramente il mio modo di usare il plettro, in questo caso quello Dunlop da 2 mm, colore viola. La chitarra e' una Eko simile Tele, plug-in un preset acustico del Microcube. Forse, anzi senz' altro, ho esagerato col delay, ma va bene cosi', prima di registrarlo non mi sembrava cosi' bagnato.
      Linee solistiche, giri di bassi, arpeggi e strumming e' possibile farlo fluidicamente solo con un plettro abbastanza duro, anche se non e' tanto spesso, l'importante e' che non sia per niente flessibile.
      Grazie se vorrai vederlo e attendo una tua dimostrazione per quanido arriveranno i Wegen. Buona Domenica e buona Festa della Liberazione!

      [video]https://youtu.be/0ixiY5qoK1g[/video]

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  16. Lo ascolterò appena possibile (sto cucinando le tagliatelle..☺).. Grazie..Buona Festa della Liberazione dal Nazifascismo.. ( È sempre utile ricordarlo!!) a presto

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  17. Risposte
    1. Dalla bella Molly alla Martin del '38 alle tecniche miste al microfonaggio acustico alle chitarre di piccola taglia ai concorsi di bellezza per chitarriste ai top cooked alle radici della musica popolare ai plettri... ce n'era per altri 8/10 post.
      Poi dice che i giovani non sanno stare sul pezzo e saltano di palo in frasca :)))

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    2. e te credo che Molly ride!

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    3. Bisogna contenersi, anche in caso di discipline afferenti. 103. Mi faccio fin schifo da solo.

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