domenica 21 maggio 2017

3-microfoni-3

Il pezzo non ha nulla di particolare, Rhonda Vincent è una matura, maturissima, bellona yankee. Sa suonare e usare la voce come si deve ovviamente, da navigata professionista, anche se ha un timbro che non si ricorda poi troppo.
Quello che mi stupisce sempre sono i tre-microfoni-tre  e il modo perfetto dei musicisti di usarli: si avvicinano, si allontanano, si alternano e si mixano da soli in maniera naturale ed efficientissima. E i suoni sono quelli che possono dare dei microfoni così. Immagino siano a membrana larga e a condensatore.
Ci sarà qualche artificio in post produzione?
Un roba che quando ci provo io, se non sto attento, riesco solo a ottenere dei fischi micidiali (ieri ho amplificato per una scuola media un gruppo di 40 ragazzi tutti con violini e violoncelli e ho dovuto combattere per non mandare tutto in risonanza). 
Mah! Questi, al contrario dei miei, hanno comunque l'aria di costare un botto.



In quest'altro pezzo sul palco non ci sono cavi, non ci sono spie, loro vanno come un treno e con un impasto perfetto delle voci. Boooo...ma sarà vero? Ma come faranno? E' certo comunque che in questo genere musicale (che potremmo paragonare al nostro liscio romagnolo) ci sono musicisti di primordine.

6 commenti:

  1. Musicisti bravi e preparati. Ho molti amici che fanno questo tipo di musica e ti devo dire che spesso usano solo due microfoni, uno per la voce e uno per gli strumenti, avvicendandosi per gli assolo. Certo i contesti non sono da grandi platee ma il risultato c'è.

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    1. Giusta osservazione, non è un genere da folle rock.
      Devo dire anche che nella mia zona non c'è nessuno che suoni questa roba. E ho fatto una certa fatica a trovare persone che volessero suonare questo genere.

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    2. Questi curano ogni dettaglio, dalle magnetiche lenti a contatto della cantante ai colori delle camicie che richiamano la bandiera americana alla attenta disposizione sul palco dei corpi fonoassorbenti di violino e banjo. Questa è professionalità, Max! :)))

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    3. Per il secondo video ipotizzo dei reference monitor sul retro o dietro le quinte, tipo le tue casse Bose o similari.

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    4. ...dimenticavo: non hanno batteria o strumenti a fiato di ottone. Altrimenti la faccenda cambia di molto!

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  2. Dispiace sempre costatare come l'ignoranza sia sempre ristagnante in Italia, quando si tratta di discutere simili tematiche musicali, sia che si tratti di generi o di gusti, in siffatti contesti e l' accostamento di due generi completamente diversi ne e' testimone. Le uniche similitudine tra i due generi possono attestarsi solo sull'alta velocita' dei ritmi di base e sul virtuosismo dei solisti, ma non va oltre questo. Purtroppo l' Italiota medio, comune e rappresentativo del Paese, di una certa classe media, medio bassa, borghese, medio-borghese od anche folcolorica, o quantomeno pseudo tale, o pseudo tali, ha un retaggio musicale che si basa piu' sulle parti basse del ventre, che su quelle del mero godimento spirituale o intellettuale dell' ascolto musicale.
    Ed ecco quindi proliferare stili musicali che si basano sul ballo e quindi sullo struscìo reciproco dei corpi od atti a risvegliare nell' ascoltatore istinti ed emozioni che conducono, beh, lo sappiamo, sempre e solo da una parte, sempre la stessa...
    Lo stesso "liscio" (termine coniato dal grande Raoul) romagnolesco e' stato creato per andare in spiaggia di giorno e cuccare! O in balera la notte e ...cuccare! O perlomeno e' quello che e' diventato dagli anni sessanta in poi, ad opera del nostro popolo che, si sa, e' il popolo Italiota. Lo stesso dicasi per generi come, che so, la Discomiusic, il Rock (leggasi "Rocco"), il cosiddetto Latinoamericano (mai saputo che i latini fossero anche amerindi e viceversa), ecc...
    Il Bluegrass?!? Solo una musica per campagnoli, composta da montanari (gli Appalachiani), testi insulsi (non certo mirati al sesso come il Bbbbbbluuues...brrrr, quate "B" XD), strumenti vecchi e obosoleti come violino, banjo, contrabasso...soliti 3 accordi, solite melodie scontate ed evangelico-musicalmente composte, derivazioni anglo-scoto-iralndesi per cui ancora vecchiume! Balli e vestiti castigati...e, beh, vogliamo infangare il gusto dello Italiota medio? Per carita'! Lui preferisce il pop che lo attizza, la canzone che lo galvanizza, la canzoncina da consumare in una serata e poi buttarla via come si fa con il residuo di uno spinello.
    E poi che glielo fa fare? Solo per poter suonare come suona un ragazzino del Kentucky o del Tennessee o della Georgia che suona Blugrass, dovrebbe stare sempre con la chitarra in mano ed esercitarsi almeno 24 ore al giorno.
    Vuoi mettere imaparare 4 accordi e ..cuccare la sera sulla spiaggia?!? Siamo sempre li'! Come dicevo: l' Italiota medioman.

    Ascoltate Norman Blake, denominato dal Congresso come Tesoro nazionale.
    Ascoltate tutti i suoi dischi. Quella non e' musica Old Time, non e' Bluegrass, non e' Country: e' tutte queste cose qui insieme ed anche qualcosa d'altro, pure. Sono parole e musica che si innalzano al cielo, si espandono sulla terra, attraversano le stagioni, struggono l'animo, smuovono tutte la parti del corpo, non una sola. In una parola, la canzone diventa preghiera e la musica lode.
    A proposito di spiaggia e di mare e di liscio: "Ciao mare", scritta da Raoul Casadei e cantata dalla divina e bellissima Rita Baldoni, ancora adesso mi fa sognare, a distanza di piu' di 45 anni.

    Ah, per quanto riguarda il quesito in essere, beh, di microfoni e di fonicita' non ne capisco un' acca. Come diceva il Mimmo nostrano (non nazionale, ma nostrano), sovente a me piace guardare al dito che punta alla Luna, piu' che alla Luna stessa...E' una questione di svicolate.

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