lunedì 15 maggio 2017

Orecchio Assoluto: INUTILE?... è tutto RELATIVO.

Ragazzi vi giro questo video, su un argomento che potrebbe sembrare scontato, ma che non lo è

la visione delle note assimilate ai colori o alle sfumature di grigio, questo, per sottolineare la mia visione "pittorica" della musica....

13 commenti:

  1. Ovvio che per suonare - e anche bene - l'orecchio assoluto non è necessario. Però in certi casi aiuta, per esempio in ambito compositivo. Pare che con particolari esercizi di ear training si possa acquisire. Non saprei... Certo che per arrivare ai livelli di questo ragazzino... Impressionante!

    [video]https://www.youtube.com/watch?v=hli-9maxDjY[/video]

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    1. C'è un capitoletto dedicato all'orecchio assoluto nel libro "musicofilia" del famoso neurologo Oliver Sacks. Sacks sostiene che, da studi statistici eseguiti su allievi dei conservatori, l'orecchio assoluto può essere acquisito, ma risulta più frequente negli allievi che hanno ricevuto una educazione musicale precoce, prima dei sei anni. Risulta inoltre una correlazione molto più alta in soggetti che parlano una lingua tonale (lingua in cui la variazione di tono di una stessa sillaba ne determina il significato come nel cinese mandarino). Sacks ipotizza che tutti i bambini molto piccoli abbiano le potenzialità per acquisire l'orecchio assoluto e che questo sia collegato a meccanismi simili all'acquisizione del linguaggio.

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    2. Questo non esclude che l'o.a. possa essere acquisito in età adulta, ma con sforzi enormemente maggiori (esattamente come avviene per l'apprendimento di una secona lingua ...)

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    3. Ancora una cosa, notavo che il ragazzino del video (davvero impressionante) si aiuta con la voce cantando le note degli accordi, come viene raccomandato in tutti i metodi di Ear Training.

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    4. Quello che dici, Mirco, è vero, ma più per l'orecchio relativo che per quello assoluto, proprio perché l'orecchio relativo acuisce il gusto musicale, e per chi compone musica è una mano santa

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    5. Caro Beppe, proprio come dicevo a Mirco, l'orecchio assoluto, è una capacità inutile, se non si accompagna all'orecchio relativo, perché è questa capacità che ci dà modo di accostare tra loro le note in maniera estetica e coerente, per fare un esempio paragonato ai colori: so riconoscere una tonalità di verde al primo colpo, ti so dire la percentuale degli altri colori che lo compongono, ma lo accosto ad un fucsia, questo è l'orecchio assoluto; mentre quando riesco a primo colpo ad accostare per tono e sfumatura un colore ad un altro, con un gusto condiviso, questo è l'orecchio relativo

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    6. Non sono d'accordo Mimmo, è una capacità inutile se non sai cosa fartene (intendo dire se non ti interessa suonare), ma se sei un musicista è sicuramente una marcia in più, perchè unito all'orecchio relativo, che sicuramente sviluppi facendo studi musicali, ti viene tutto più facile, come facile risulta al ragazzino del secondo video capire le note che compongono un accordo anche molto complesso.

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    7. Mha, forse hai ragione, ma secondo me è più una dote da fenomeni che da musicisti, quanti ottimi musicisti compositori conosci che hanno l'orecchio assoluto? Mentre di sicuro tutti hanno un orecchio relativo 😉

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    8. Sicuramente non è una caratteristica essenziale per essere un musicista, ma è una facilitazione: rende più naturali delle cose che altri musicisti senza orecchio assoluto, devono esercitarsi a lungo per acquisire. Nel libro di Oliver Sacks, parla di un suo paziente, musicista e compositore, che a causa di un danno cerebrale causato da un aneurisma aveva perso questa facoltà. Il paziente si lamentava di questa perdita come di una grave menomazione, che lo costringeva a trovare strategie alternative più complesse e faticose per fare cose che prima gli erano immediate e naturali.

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    9. Aggiungo qualche dato: ci sono statistiche che stimano che meno di un individuo su diecimila abbia l'orecchio assoluto, ma è una caratteristica molto più diffusa tra i musicisti. In occidente il 14% degli studenti del conservatorio che abbiano iniziato gli studi musicali prima dei cinque anni ha l'orecchio assoluto, in Cina oltre il 60% (per via dei linguaggi tonali).

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  2. Da ragazzo suonavo il pianoforte di mia nonna "ad orecchio" e quando mia nonna mi metteva lo spartito davanti, sempre lo stesso con tre gattini in copertina, io baravo, perchè una volta ascoltata la melodia la rifacevo ad orecchio facendo finta di leggere la musica..
    penso si trattasse di orecchio relativo...
    Interessante il video, se si trascrivessero le partiture a colori sarebbe molto più facile!!
    ;-)

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