giovedì 20 luglio 2017

Le scatolette di mogano, il Diavolo se le porti

Buonasera Cookers.. l'avventura della conoscenza (se non del sapere tout court) deve sempre essere pronta ad abbandonare i pregiudizi di ogni genere, specie e grado. Mi imbatto in questa Fairbanks F-LG interamente in mogano e la propongo così, al brucio..




Non nascondo che scrivo MOGANO e, soprattutto, LG per stuzzicare Mirco e la sua ostinata avversione verso questo genere di espressioni chitarristiche, confidando nel fatto che continuerà a volermi bene. Eh, Perry? 😎


È in realtà un modo per piantarla con l'idea che le chitarre piccole suonino inscatolate e che il mogano sia meno 'frizzante' del palissandro e che bla bla bla... ad libitum sfumando.

28 commenti:

  1. Bellissima guitarrina , ma pressocchè introvabile alle nostre latitudini... e la differenza , comunque , la fa la mano di Stuart ! Un tocco preciso , equilibrato , con un groove pazzesco . In mano sua ( e registrata da loro ) anche le nostre chitarre verrebbero esaltate , ne sono sicuro. Però è vero il discorso di fondo , non tutte le piccole , e magari moganose , suonano inscatolate. E prova ne è la parlor dell'amico tedesco che ho postato l'altro giorno. Di pari passo va anche il fatto che nell'immaginario collettivo dalle chitarre piccole scaturisca un po' di scatolame , quel suono caratteristico da veranda della louisiana o da saloon dell'Alabama , che poi in fondo è bello così. Da suonarsi magari con il collo di una bottiglia di bourbon spaccata dopo averla finita e strizzata :-))))

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    1. Io le scatolette (anche di latta) le suono anche volentieri, non è quello il punto. E preferisco il coltello a serramanico al collo di bottiglia, come slide. Però osservo che OVVIAMENTE questo è un video promozionale che si sono registrati loro (TNAG) e soprattutto che se consideriamo di chi sono le mani, chi registra e come (col sospetto di eq e post-produzione e drogheria varia), allora tutto è definitivamente opinabile, fino alla conclusione che non è possibile farsi alcuna opinione, tanto una chitarra vale l'altra: bastano delle grandi mani e degli ottimi trucchi sonori. Puff! Fino a ieri giudicavamo accademicamente lo sbraco della bellissima Nuova D28 (video di Casa Martin, se non sbaglio) e adesso tutto salta in aria? O non ho capito un accidentalmente?

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    2. Detto per inciso, le Loef sono chitarre incantevoli.. e quella parlour è notevolissima.

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    3. Quanto alle latitudini.. non so, compriamo le mutande a Hong Kong, le dentiere in Malindi, cosa vuoi che sia comprare una chitarra in Polonia o in Perù, a questo punto della nostra esperienza umana?

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    4. Hai ragione , ma io sono talmente antico che mi chiamano anfora.... e già acquistare qualcosa dal tedesco su internet è un esperienza quasi trascendentale . Comprare una chitarra in malindi è un esperienza per me ancora troppo audace . Tra un po' però proverò con le dentiere , anche se pure quelle son come le chitarre : bigna provarle prima eheheheheh
      p.s.
      Tiette pronto , manca poco alla calata ( salita ? ) dei barbari in quel di Torino , vediamo di vederci ( che giocaccio di parole...)
      Ciao Cla' , il gassatore

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    5. Ahia.. in Malindi fanno SOLO dentiere. Però in ebano. Quanto alla possibilità di vederci, mi sento di escluderla, ahimè, perché passo molte ore in ospedale e finché la fibra di mia madre reggerà, sarò il più possibile vicino a lei.

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    6. Capisco , e mi spiace moltissimo , per tutto . Davvero

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  2. De inscatolamento (secondo me).
    L'idea che una chitarra piccola produca un suono "inscatolato" è basata su un luogo comune. Il quale, però, ha sempre un fondo di verità, e va posto nel giusto contesto e interpretato.
    Partiamo dall'inizio: chitarra quanto piccola? Nessuno dice che una Martin 00 suona inscatolata, nè a 12 nè a 14 tasti! Forse un dreadomane avrebbe parecchio da ridire, ma nemmeno lui userebbe il termine "inscatolata" con quelle chitarre. Qualche dubbio si fa strada con le 0, che sono davvero piccole, ma anche lì si è portati a usare altri aggettivi.
    Il luogo comune nasce nell'altra metà del cielo: le Gibson L-00 sono "inscatolate". Lo dicono in tanti, ma mai in modo spregiativo. Una L-00 DEVE essere inscatolata, luogo comune e come tale opinabile. Di fatto molte L-00 suonano "inscatolate", non tutte.
    Una L-00 non è più piccola di una Martin 00 14 tasti. E' fatta diversamente. Altro shape, altre catene. E mentre Martin ha un livello qualitativo abbastanza costante, Gibson no. Ha picchi eccelsi e momenti mediocri, così ci sono L-00 "inscatolate" e L-00 eccelse. E anche quelle eccelse suonano DIVERSAMENTE dalle Martin. E' da lì che nasce il luogo comune, dalla tentazione di riportare all'unità due oggetti diversi.
    Fine della trattazione-secondo me.

    De Mogano.
    Suona alla grandissima!
    Fine.

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    1. Dimenticavo: per me 00 dimensione perfetta.
      E Claudio Bertasso è un gassatore!

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    2. Le LG sono 00 sui generis. Perfette anche loro!

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    3. Anche per me 00 e L-00 sono la misura ideale. Due universi sonori che si confrontano, molto spesso più sospinti dalle tifoserie che dai dati nudi e crudi. Perché io mi sono fatto una mezza convinzione (che è più di mezza): c'è chi alle parole chiave 'chitarra piccola in mogano' risponde pavlovianamente: inscatolata, boxy, medie frequenze, blues, mai e poi mai una dread tutto-mogano e via e via..
      Io so di sostenere una causa persa, ci sono avvezzo e mi va benissimo. Però francamente (dicendomi pure d'accordo con i luoghi comuni citati da @perrynason) se ascolto i video delle due LG ricavo un'impressione che non ha nulla dell'inscatolamento. Mi si dice che è merito di Ryan e delle alchimie della registrazione, perché in altre mani e su un divano a Rocchetta Tanaro quella chitarra è inscatolata e non c'è un cazzo da fare. Non sapevo che il Tanaro avesse il suo Delta, popolato di bluesmen con la fiasca di barbera.

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    4. E comunque, Mirco, la mia era una fin troppo scoperta e bonaria 'provocazione' dato il tuo noto apprezzamento per il mogano, che condivido pienamente, e per lo 'shape' delle LG. In estrema sintesi, io volevo significare per l'ennesima volta che sarebbe più saggio lasciarsi condurre dalle orecchie e non dalle parole chiave anzidette, cui appunto 'pavlovianamente' si risponde con giudizi in larga misura precostituiti. In fondo, dal mio personalissimo punto di vista, il discorso è tutto lì.

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    5. Ho colto l'affettuosa provocazione e sono d'accordo sul fatto che girano e rigirano alcune parole chiave poco fondate. Sono il retaggio delle mode che non mancano anche nel mondo della chitarra acustica. In fondo le dread hanno rappresentato per decenni l'intero mondo della chitarra acustica, poi grazie a Schoenberg le OM hanno riacquistato il prestigio che meritano. Ora, un po' alla volta, anche le "piccole" si rifanno strada, a conferma che anche il mondo delle chitarre è bello perchè è vario.

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  3. E' vero, a volte ci si lascia prendere troppo da preconcetti o affermazioni stereotipate, prive di quella spontaneità che è garanzia del proprio pensiero.
    Una chitarra suona così perchè lo dicono tutti, perchè l'ho letto sulla rivista o sentito in una intervista su Youtube.
    Fidiamoci del nostro orecchio, dei nostri occhi e delle nostre mani e non ce ne pentiremo mai.. e comunque la Fairbanks F LG i miei occhi dicono che è molto bella e le mie orecchie dicono che ha un bel suono!!
    ;-))

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  4. Claudio, la butto li:le chitarre acustiche si dividono in due categorie, quelle buone e quelle no, tutte le altre distinzioni sono secondarie, ma sicuramente volute, se uno sceglie una forma piuttosto di un'altra è perché è alla ricerca di un suono invece di un altro, e lo stesso vale per i tipi di legno con cui la chitarra viene assemblata, solo che in questo caso, oltre all'orecchio entra in gioco anche l'occhio...insomma, per concludere le chitarre sono come il caffè, gli ingredienti sono pochi, ma devono essere di qualità, e gestiti a dovere per ottenere un ottimo risultato

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    1. Esatto. Poi c'è chi lo vuole ristretto, chi lungo, chi ci mette l'anisetta, la sambuca, chi lo vuole corretto grappa... :D

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    2. ...cosa sarebbe il mondo senza pips?! :)

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    3. Per non parlare dei bevitori di té.. Ovviamente c'è posto per tutti e le categorie che Mimmo indica riguardano ogni oggetto realizzato dall'uomo, ad ogni latitudine. Però, insomma, il mio discorso non riguardava esclusivamente le 'scatolette' (Mirco ne tratta diffusamente). Era piuttosto relativo al meccanismo cosiddetto "stimolo/risposta", di matrice pavloviana: un meccanismo rigido, che non ammette variabili. Se è così è perché così deve essere. Stop.
      Chiaro ed evidente che ciascuno sceglie il suono preferito, la forma, il legno e tutti gli accidenti che ritiene piu affini..
      Spero si sia capito che la mia osservazione (la mia causa persa) era soltanto intesa a dare liberi giudizi sulla base di libere convinzioni. Questo riguarda fatti e argomenti ancor più importanti delle chitarre. Ma noi cominciamo SEMPRE dalle chitarre 😎

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    4. non sempre (e non per tutti) poter decidere sulla base di libere convinzioni (che dobbiamo poi sostenere con noi stessi) è piacevole e "leggero", per questo a volte preferiamo affidarci al riflesso pavloviano. Io comunque sono giunto alla conclusione che (a patto di avere i sesterzi) non avrei nessuna difficoltà a comprare chitarre a Nazareth (se non sbaglio lì c'era un falegname che faceva miracoli).

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    5. Io faccio i conti con me stesso ogni mattina, sbarbandomi. Incontro una faccia sempre più incredula, quando non atterrita.
      Scegliere o prediligere una chitarra non può solo essere una questione di denaro e dovrebbe riguardare il côté più leggero del vivere: da Betlemme, a Jerusalem e poi fino al Gòlgota, infinite 'chitarre' sono pensabili, desiderabili, senza necessariamente essere acquistate.
      Quando (parlo ovviamente per me) eravamo ignoranti come zucche tutto appariva meraviglioso e ci sono stati momenti, anzi DECENNI di pura e totale ignoranza in materia di chitarre che mi hanno regalato una gioia autentica, ricordi preziosi, momenti di allegria.
      In virtù di questo tendo a difendere (inutilmente) il tratto puramente edonistico e godereccio delle sei corde, incoraggiando ad ascoltare e guardare senza aver già l'etichetta prostra in tasca.. 🙃

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    6. *Pronta: no, nonostante l'età ignoro cosa siano I problemi prostatici.😎

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    7. " Quando (parlo ovviamente per me) eravamo ignoranti come zucche tutto appariva meraviglioso e ci sono stati momenti, anzi DECENNI di pura e totale ignoranza in materia di chitarre che mi hanno regalato una gioia autentica, ricordi preziosi, momenti di allegria. " Questa è filosofia , non aggiungo altro . Se non che oggi i momenti di allegria devo ricercarli in altro modo. Ad esempio incontrando i fratelli cookers e condividendo sogni e note. Sto contando i giorni al nostro raduno , manca poco , e mi sento come un ragazzino che parte per le vacanze :-)

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    8. Anche il Gianca come filosofo non è niente male! ;)

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    9. Ah , 'sti cookers , ma chi ce l'ha ? Solo noi !
      Poi ci sono le ccezioni che confermano la regola , come me... :DDDDD

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